Non profit

Politica. La Margherita dialoga con no e new global

Oggi, a Roma, si è svolto un seminario del neonato partito sui temi della globalizzazione e dell'economia sociale. Tra le proposte la spesa solidale

di Ettore Colombo

Realtà – cattoliche e non – dell’associazionismo, gruppi e leader che hanno organizzato l’anti G8 di Genova, esponenti di finanza etica e società civile. La Margherita attorno a sé tutte queste componenti per discutere di economia sociale e globalizzazione in un seminario che si è tenuto a Roma a palazzo Marini con la partecipazione di Pierluigi Castagnetti e di Francesco Rutelli. Inoltre, il responsabile del Dipartimento Politiche della Solidarietà, Giuseppe Fioroni, ha presentato quattro progetti di legge con lo scopo di incentivare il comportamento etico delle persone e delle imprese. Tra i punti principale dei provvedimenti: sgravi fiscali per chi farà “la spesa solidale” e condizioni agevolate per quelle associazioni che vogliono acquistare beni del patrimonio pubblico. Non è di oggi il feeling tra mondo dell’associazionismo, soprattutto cattolico, e Popolari. Ma dopo la costituzione della Margherita, dove sono confluite diverse realtà politiche, la maggior parte delle quali laiche, il rapporto si era come allentato. Volontariato, popolo di Seattle, esponenti della finanza etica da una parte hanno guardato sempre più a sinistra per contestare il sistema attuale, dall’altra hanno stretto rapporti con l’Udc nel tentativo di far passare provvedimenti che agevolassero il loro lavoro. Ecco il perché della controffensiva dello schieramento di Rutelli, consapevole che quei sei milioni di persone che fanno parte del cosiddetto “Terzo Settore” possono essere un loro referente politico ed elettorale. “Berlusconi e Tremonti affermano che la globalizzazione può essere governata solo dal libero mercato. Non può essere così – afferma Fioroni – Per noi no global non vuol dire essere contro la globalizzazione, ma a favore di una globalizzazione che tenga in considerazione i bisogni dei Paesi più poveri”. Alla giornata di oggi sono stati invitati tutti i maggiori esponenti dell’economia sociale, dalla Banca Etica, al Forum del Terzo Settore, ai sindacati alla Caritas, a economisti italiani e stranieri. Le proposte della Margherita puntano a incentivare i consumi etici e di istituire una giornata, il “sabato solidale”, in cui i cittadini sceglieranno l’acquisto equo. Lo Stato così si impegnerà a defiscalizzare a favore delle famiglie 516 euro l’anno della spesa effettuata durante quel sabato. Ma i progetti di legge prevedono anche più oneri deducibili connessi a consumi etici, l’estensione delle agevolazioni ora previste per le banche cooperative anche alle cooperative bancarie che operano nel settore della finanza etica, una nuova legge per la regolamentazione della finanza etica, oltre al riconoscimento giuridico dell’impresa sociale. Inoltre, le onlus o le associazioni di promozione dovranno godere di condizioni agevolate nel caso volessero acquistare strutture che fanno parte del patrimonio pubblico in via di dismissione. “La globalizzazione non può essere governata solo dalle regole del Wto – dice Fioroni – Ognuno di noi può fare qualcosa per cambiare questo stato di cose. Serve più austerità per incrementare i consumi etici. E i governi devono fare passi concreti per favorire questi comportamenti”.


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