Cultura

Politica. La destra sociale di An lancia un’Opa sul partito

Alemanno e Storace sanciranno, nell'incontro di Orvieto, il passaggio della loro corrente da minoranza in maggioranza del partito grazie all'accordo con Urso e Matteoli

di Ettore Colombo

LA NOTIZIA Alleanza nazionale come partito dello sviluppo”. Questo il tema della quinta assemblea dei circoli di Area, l’associazione culturale della Destra sociale, che si aprira’ domani a Orvieto e vedra’ la partecipazione tra gli altri del ministro delle Politche agricole, Gianni Alemanno, e del governatore del Lazio, Francesco Storace. “Credo sia sufficiente il solo titolo – dice Alemanno – per far comprendere che e’ nostra intenzione quella di volare alto e che ci proponiamo di lavorare a quel progetto politico complessivo di cui c’e’ bisogno per rilanciare il governo di centrodestra e il ruolo di Alleanza nazionale all’interno di esso. Solo esplicitando bene questo progetto si potranno risolvere i problemi degli assetti di governo e del rilancio della nostra struttura di partito. Essere destra di governo significa comprendere che i problemi elettorali e politici del partito si risolvono solo alla luce delle compatibilita’ economiche e sociali da offrire a tutto il paese”. IL COMMENTO In realtà, che sia la ?Destra sociale? del ministro Alemanno e del governatore Storace, o che si possa iniziare a chiamarla Destra ?post-sociale?, come vorrebbe il giornalista Fabio Torriero, fondatore e direttore dell?ultima nata tra le riviste di destra (?La Destra?, appunto), resta che la componente più avanzata e ?socialmente utile? del partito di Fini la battaglia interna al suo partito l?ha già vinta. Ora si tratta di vincere quella dentro la maggioranza, oltre che al governo, imponendogli una bella raddrizzata. Consacrazione dell?evento, l?annuale congresso che la Destra sociale organizza a Orvieto, catering fornito dalla principale e storica rivista d?area (Area, appunto?) che si terrà sabato e domenica 10 e 11 luglio. ?An il partito dello sviluppo? s?intitolava l?incontro di Orvieto che vedrà intervenire l?intero stato maggiore di quella che fino a ieri era la ?minoranza? di An (presidente Storace, segretario Alemanno, coordinatore il deputato Alberto Arrighi) e che, grazie all?alleanza (che prelude a una confluenza) con la componente liberal-conservatrice di Nuova Alleanza, guidata dal viceministro Adolfo Urso e dal ministro Altero Matteoli, sta per diventare, di fatto, ?maggioranza? all?interno del partito. Avvisaglie del processo di avvicinamento erano in corso da tempo, ma l?exploit dei candidati della componente alle Europee (su 9, ben cinque sono di Destra sociale, due di Nuova Alleanza, la Poli Bortone e la Muscardini, solo due sono targati Destra protagonista, la ? ex? – corrente di maggioranza guidata da Gasparri e La Russa), il tramonto del berlusconismo e il recente, rovinoso e ancora in atto riequilibro interno al governo, stanno sancendo la vittoria dell?ala sociale di An, che ? dopo la riappacificazione tra Fini e Storace ? vede oggi i suoi protagonisti (Alemanno è il candidato numero uno) pronti a salire alla testa del partito e a rafforzarsi alla guida del governo (Urso il più in odore di promozioni, oltre ad Alemanno) mentre è a rischio il ruolo di coordinatore di La Russa (ma dovrebbe essere promosso al governo) e la poltrona ministeriale di Gasparri. Non a caso, i due colonnelli di Fini hanno proposto lo ?scioglimento? delle correnti per dare vita ad una sorta di ?area vasta? di tatarelliana memoria. Gli hanno risposto a brutto muso, in un incontro romano che si è tenuto all?hotel Ergife giovedì scorso Alemanno (?Chi fa questi appelli non ha niente da dire o sta per battezzare una nuova componente?) e Storace (?Ci rimproverano i voti??), che, con l?aiuto dei ?liberal? (non liberisti) Urso e Matteoli, vogliono imporre la linea a Fini e dare una sterzata non da poco agli equilibri interni al governo.


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