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Politica estera. Accordo bilaterale con Usa, Berlusconi fa marcia indietro

Dopo l'annuncio su un accordo bilaterale Italia-Usa, il premier fa marcia indietro: decideremo il 30 settembre. Anche Prodi conferma

di Ettore Colombo

Marcia indietro di Berlusconi sulla questione dell’immunità dei soldati Usa dalla Corte penale internazionale ai soldati americani. Dopo aver teso la mano ieri agli Stati Uniti, che da tempo chiedono che i propri soldati vengano esclusi dalla giurisdizione della Corte, il premier oggi si allinea alla decisione presa dai ministri degli Esteri europei: “L’Italia ha deciso di cercare una soluzione comune europea, incaricando un collegio di giuristi di esaminare in profondità lo statuto della Corte”. Il presidente del Consiglio ha così garantito che l’Italia “non prenderà nessuna decisione unilaterale prima della prossima riunione ministeriale europea del 30 settembre”, come invece aveva annunciato lui stesso in un primo momento, finito il vertice europeo.
Quasi contemporaneamente il presidente della Commissione europea Romano Prodi ha annunciato che i paesi membri dell’Ue si sono impegnati a non prendere decisioni unilaterali prima del 30 settembre, data in cui si riunirà il consiglio dei ministri comunitari. ”Questo è stato l’impegno preso da tutti i paesi membri” ha detto Prodi, rispondendo alle domande dei cronisti italiani. ”Non vedo perché l’Italia dovrebbe essere eccezione a questo impegno comunemente preso e ribadito da tutti i ministri degli esteri presenti”, ha aggiunto il presidente della Commissione europea.
Se l’Italia firmasse un accordo bilaterale sarebbe il primo stato europeo a siglare un’intesa del genere con gli Usa: “Su questo non siamo vincolati a una decisione comunitaria. Ciascun paese ha firmato per se stesso e potrà decidere per se stesso su un eventuale accordo”, aveva appunto detto ieri Berlusconi. Ora, invece, e probabilmente solo a causa delle pressioni e delle polemiche subite, ha deciso di fare marcia indietro.

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