Sostenibilità

Politica: ecologisti nonviolenti verso un partito indipendente

Marco Boato e Mao Valpiana rilanciano i temi della nonviolenza e dell'ecologia per la prossima campagna elettorale. Appuntamento a Bologna il 2 marzo

di Redazione

L?Afghanistan il Mose, la Tav, il Dal Molin: sono tanti i casi di coscienza per la sinistra nel governo Prodi. In vista delle nuove elezioni, gli ?ecologisti nonviolenti? (definizione loro) si chiedono cosa fare.
«Bisogna verificare le reali forze che abbiamo», dice Marco Boato, «e se non possiamo farlo subito, almeno avviare un serio lavoro a partire dalle realta’ locali (comuni, province, regioni) per costruire in prospettiva un movimento politico nazionale indipendente, autonomo, che cammini da solo sulle gambe della nonviolenza, dell’ecologia e del femminismo (l’assenza di rispetto e di riconoscimento di valore e’ il terreno su cui la violenza e l’esclusione crescono). Ma, per non stare a lamentarsi/piangere/imprecare/diventare individualisti-qualunquisti, forse e’ il caso di riaprire con urgenza la discussione».
La proposta? Incontrarsi a Bologna domenica 2 marzo (nella sala sindacale dei ferrovieri, appena usciti dalla porta principale della Stazione, lato piazzale). La lettera aperta, pubblicata dalla newsletter La nonviolenza in cammino, porta la firma di Marco Boato, Maria G. Di Rienzo, Mao Valpiana.

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