Formazione
Politica. Eco contro i girotondi: “Non fanno vincere”
Lo scrittore, intervenendo alla Festa dell'Unità e su Repubblica, critica Moretti e simpatizza per D'Alema
“I girotondi? Rianimano la sinistra, ma non fanno vincere.” Lo ha detto alla Festa dell’Unità di Modena e in’intervista pubblicata ieri su Repubblica lo scrittore Umberto Eco. ”Se il movimento porta idee nuove avrà successo; altrimenti fallirà”, ha sottolineato. E ha avvertito che il pericolo non è che i girotondini fondino un partito, ”il pericolo è che ne fondino cinque”.
Il movimento, ha detto anche Eco, era ”nell’aria”. ”Se non era Moretti era Paolo Villaggio una settimana dopo”, ha commentato ricordando che anche ”Sartre stava con il megafono in mano sulle barricate del ’68, ma non l’aveva mica fatto scoppiare lui il ’68”.
Umberto Eco mette in conto anche due rischi: che ”l’identità si stemperi nella protesta e si fermi lì” e che si riacutizzi ”l’eterna malattia della sinistra, che appena si mette assieme si frantuma”. Il pericolo individuato dal semiologo non è che i girotondini fondino un loro partito: ”Se fosse uno solo insomma… il pericolo è che ne nascano cinque”.
Una buona sintonia di idee con il presidente dei Ds, Massimo D’Alema, che Eco difende a più riprese: ”La barca? Ma è solo un simbolo, gli costa meno di una Bmw o di una piscina – sostiene – quanti politici hanno una Bmw o una piscina e nessuno li attacca… Pubblica con Mondadori, che è di Berlusconi? Se è libero di scrivere quello che pensa… Se uno non è d’accordo, non compri il libro”.
Eco parla dei limiti dell’antiberlusconismo: ”Alla destra i girotondi non fanno un granché, non spostano di un millimetro l’elettorato di Forza Italia e sapete perché? Perché metà degli italiani la pensa così: Berlusconi ha frodato il fisco? Beh, l’ho fatto anch’io. Si sente vittima dei giudici? Potrebbe capitare anche a me. Non è con l’anomalia Berlusconi che si sposta la bilancia elettorale: quell’anomalia esiteva anche prima del voto”
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