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Politica: ecco il programma della Cdl

Gli 'sherpa' della Cdl, dopo una serie di incontri, hanno messo nero su bianco il programma della coalizione che venerdi' prossimo dovra' essere depositato a norma di legge: 10 punti e un preambol

di Redazione

Dieci punti e un preambolo sui valori comuni contenuti in una ventina di pagine che ora attendono la sottoscrizione formale dei leader. Questo il programma della Casa delle Libertà, al secolo Cdl. A sigillare l’intesa, tra stamattina e oggi pomeriggio, sono stati Giulio Tremonti e Aldo Brancher per Forza Italia, Marco Follini ed Erminia Mazzoni per l’Udc, Silvano Moffa per An e anche Roberto Calderoli per la Lega. Ancora da definire una presentazione ufficiale del programma per venerdi’ e un eventuale passaggio del testo domani in Consiglio dei ministri per una sorta di ‘battesimo’ ufficiale. PREAMBOLO – L’ampio preambolo politico prende spunto da un’analisi della situazione mondiale dall’attacco alle Torri gemelle ed enuncia un Manifesto dei valori che riprende molti degli spunti elaborati dal Gruppo di Todi e le idee elaborate dal presidente del Senato Marcello Pera. Non solo quindi tutela delle radici giudaico cristiane, ma in questa sorta di manifesto teo-con vengono anche enunciate una serie di valori come la difesa dell’identita’, il no ad ogni forma di fondamentalismo, la liberta’ dei popoli, la pace e la difesa della vita. Il documento poi esplicita dieci punti del futuro programma, ognuno dei quali ha un titolo sintetico. Eccone alcuni. FAMIGLIA – Il primo e’ dedicato alla famiglia con l’introduzione del quoziente familiare (compresa l’applicazione della no tax area), e una serie di misure a suo sostegno. MEZZOGIORNO – Sul Mezzogiorno viene rilanciata la fiscalita’ di vantaggio nonche’ il tema dell’accesso al credito e delle infrastrutture. SOCIALE – Dettagliato anche il capitolo delle politiche sociali, con le pensioni al minimo elevate fino a 800 euro, il sostegno ai disabili. FINANZA PUBBLICA – Un capitolo riguarda poi la sostenibilita’ finanziaria, ed e’ stato sviluppato ampiamente anche alla luce dell’odierno editoriale di Francesco Giavazzi. L’impostazione non e’ piu’ quella del 2001, che puntava molto sulla crescita e sul conseguente aumento del gettito. Il documento punta ad abbattere lo stock del debito pubblico in modo da liberare risorse altrimenti bloccate dagli interessi su di esso. La via indicata e’ quella delle dismissioni di quote di partecipazioni ancora detenute dal Tesoro. GIUSTIZIA – Il programma della Cdl ripropone la separazione delle carriere dei magistrati, ma questa volta il problema e’ affrontato alla radice, seguendo l’impostazione suggerita da Peppino Gargani: verra’ presentata una riforma costituzionale con due carriere e due diversi Organi di autogoverno delle due magistrature. Su richiesta dell’Udc i Tribunali dei minori vengono sostituiti dai Tribunali della famiglia, competenti anche su separazioni e divorzi oltre che sulle adozioni. E anche per queste ultime e’ prevista una riforma. FISCO – Oltre all’introduzione del federalismo fiscale con un meccanismo che viene descritto come ”perequativo”, la vera novita’ e l’addio ufficiale al sistema delle due aliquote al 23 e 33% tanto caro a Berlusconi. Ci sara’ una esplicita voce sull’abbattimento del debito e, questo ancora soggetto a ultime limature, una riduzione del cuneo fiscale. Tutti d’accordo infine sul mancato riferimento all’impegno da prendere sul referendum abrogativo della devolution. ”Ci siamo gia’ espressi votando in Parlamento la riforma, sarebbe inverosimile avere un atteggiamento diverso oggi”, spiega Moffa di An. Su questo, passaggio, saranno i leader piu’ in avanti a trovare una forma di intesa di natura politica e se mai a sottoscrivere un impegno capace di tutelare quesi partiti che, come l’Udc, sembrano intenzionati a lasciare liberta’ di coscienza sul voto referendario. Proprio i centristi, a sentire Erminia Mazzoni, si dicono soddisfatti del programma: ”Tutte le nostre proposte, a cominciare dalle forme di sostegno alla famiglia, sono state accolte”, sottolinea il vice segretario centrista.


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