Tassi, crisi e confusione.
Grande confusione sotto il cielo della campagna elettorale. Ci si è messo pure Scalfari che in un editoriale ha parlato della necessità di andare verso una «inevitabile» politica di deficit spending e un adeguamento, quasi imposto dai governi, delle linee di intervento della Bce a quelle della Fed. Il problema è che appare evidente a tutti che bisogna arrivare a politiche anticicliche (ne ha parlato anche Passera a Cernobbio), ma non si sa come fare. In molti non hanno capito che il mondo oggi è sì globalizzato, ma l?economia globale è fatta da soggetti diversi: gli Usa non sono la Ue (e nella Ue l?Italia non è la Germania, e la zona euro non è la Gran Bretagna) e la Ue non ha niente a che fare con le tigri asiatiche.
Passera e la spesa pubblica.
Il discorso di Passera sulla politica anticiclica, che non guardi anzitutto al debito, è giusto se rivolto al Pd (che ha ridotto debito e spesa corrente, ma non è stato in grado di trovare risorse per gli investimenti e la riduzione delle tasse sui salari), ma non lo è se rivolta al Pdl dove (in particolare la componente di An) non si vede l?ora di poter tornare a espandere la spesa corrente.
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