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Politica: alla Camera dei deputati arriva Linux
Montecitorio parte con le 'liberalizzazioni' tecnologiche
di Redazione
Con un consistente risparmio per le casse. Infatti, da oggi ogni deputato che ne fara’ richiesta potra’ installare sul proprio computer, portatile o da scrivania, e su quelli del proprio ufficio il sistema operativo Linux-open source al posto del tradizionale Windows-office ‘di ordinanza’. La rivoluzione e’ partita ieri durante la riunione tra i questori della Camera e “i responsabili tecnologie” di ogni gruppo. In discussione c’era un ordine del giorno presentato quasi un anno fa da Pietro Folena (Rifondazione-Se) e Franco Grillini (Sd) finalizzato alla razionalizzazione dei costi parlamentari. Dopo il WiFi in alcune aree di Montecitorio, alla Camera arriva anche il software ‘open source’: quello, cioe’, che puo’ sostanzialmente essere utilizzato gratis. Il piano prevede il passaggio graduale dell’intera amministrazione di Montecitorio al nuovo sistema (server, desktop e applicazioni) e l’opzione, a richiesta, per le segreterie e i deputati (compresi i computer portatili). Inoltre la biblioteca di Montecitorio rendera’ disponibili al pubblico diverse postazioni informatiche con Linux.
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