Formazione

Politecnico del Mediterraneo: al via la fase operativa

di Redazione

Entra nella fase operativa il progetto per la realizzazione del Politecnico del Mediterraneo. Il governatore Salvatore Cuffaro ha firmato l’accordo di programma quadro con l’assessore regionale alla Pubblica istruzione, Nicola Leanza, e con i rettori delle quattro universita’ siciliane, Giuseppe Silvestri (Palermo), Antonino Recca (Catania), Francesco Tomasello (Messina) e Salvo Ando’ (Enna). ” E’ il primo passo di un grande progetto, complessivamente di 50 milioni di euro, che rilancia la Sicilia nel cuore del Mediterraneo. Il programma, gia’ inserito nelle grandi opere dei fondi comunitari – ha spiegato Cuffaro-, si sviluppera’ in piena sinergia con le quattro universita’ siciliane. Siamo particolarmente soddisfatti perche’ si tratta di un risultato storico, di cui si parla da oltre settanta anni. Con la realizzazione del Politecnico la Sicilia – ha concluso il presidente della Regione – rafforza il suo ruolo centrale nel Mediterraneo dialogando sui grandi temi condivisi, come il turismo, i beni culturali, la formazione e l’istruzione, con gli altri Paesi che guardano a noi per costruire un futuro migliore”.

Il Politecnico del Mediterraneo rappresentera’ il polo d’eccellenza regionale della formazione universitaria e della ricerca scientifica e tecnologica. Tra gli obiettivi anche quello di stabilire rapporti di collaborazione con il settore produttivo per agevolare l’ingresso del mondo del lavoro dei suoi laureati. Nella previsione iniziale gli studenti che potranno accedere al Politecnico saranno 2500 provenienti dall’Italia e dal bacino del Mediterraneo. I corsi di laurea specialistici, dottorati e master, dedicati al Politecnico riguardano Ingegneria, Architettura, Scienze agrarie, Biologiche, della Terra, del Turismo, le materie socio-economiche-giuridiche, le biotecnologie, le relazioni internazionali e le tecniche dell’informazione. Con la firma dell’Apq e’ partita la prima fase del progetto mentre quella ”a regime prevede l’avvio delle attivita’ didattiche e di ricerca nell’anno accademico 2008/2009.

Le risorse per la fase di start-up ammontano a 6.434.753 euro provenienti dalla misura 6.06B del Por 2000/2006, e saranno ripartite ai quattro atenei per l’adeguamento delle infrastrutture, l’acquisto di attrezzature e l’attivazione di interventi a rete come i sistemi di videoconferenza e di comunicazione a distanza. “Siamo giunti – ha detto Leanza – alla fase operativa di un progetto di assoluta rilevanza strategica nel bacino dell’area euromediterranea, per lo spessore culturale che riveste nella gestione dei rapporti internazionali. Un vero ponte, frutto della rete che si e’ formata tra la Regione e le quattro universita’ siciliane, condizione indispensabile per essere competitivi”


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