Non profit

Poletti: «Le tre sfide per il futuro»

Si è aperto il 38° congresso dell'associazione che compie 125 anni: la relazione del presidente

di Maurizio Regosa

Cooperativa Italia. L’impresa in armonia con il futuro: ha un titolo impegnativo il 38° congresso nazionale di Legacoop (si svolgerà a Roma, presso il Palazzo dei Congressi, da oggi a venerdì 8 aprile). Giulio Tremonti, Maurizio Sacconi, Emma Bonino, Giuliano Amato, Giovanni Alemanno, Susanna Camusso sono tra gli ospiti.

Tre sfide
A 125 anni dalla sua fondazione, Legacoop (che conta 15.257 cooperative aderenti, 469.847 occupati e 8.778.327 soci, con un valore della produzione realizzato dall’insieme delle cooperative pari a 57.293 milioni di euro) si riunisce per affrontare quelle che il presidente Giuliano Poletti (IN ALLEGATO LA SUA RELAZIONE) definisce le «tre sfide»: «più qualità imprenditoriale, più qualità cooperativa, più qualità associativa». «Per ognuna di queste sfide, dobbiamo trovare insieme la risposta giusta» puntualizza Poletti, chiamando direttamente in causa i 650 delegati (dei quali 211 sono donne, pari al 32,5%, e 79 giovani, l’11% del totale).

Una sintesi che promette una riflessione di ampia prospettiva nel quale temi rilevanti come la sostenibilità, le parità opportunità, l’importanza del merito, la questione giovanile e quella che riguarda l’equità sociale, saranno affrontati in un dibattito che intende delineare le azioni da portare avanti nel prossimo futuro e il contributo che l’associazione può offrire alle realtà socie per rafforzare percorsi di crescita. Giacché la premessa è che cooperare significa contribuire a una crescita possibile e sostenibile, cercando di individuare percorsi in cui lavoro, economia e benessere siano in armonia. «Dall’esperienza quotidiana della cooperazione», sottolinea Legacoop, «dalla sua capacità di rispondere a nuovi bisogni, riorganizzando forme e gestione di servizi attraverso la partecipazione e la responsabilità delle persone – emergono stimoli e indicazioni utili per una società che deve ripensare il rapporto tra bene comune e azione collettiva, pensando a se stessa come comunità di comunità».

Il programma
I lavori della tre giorni (che si concluderà con l’elezione dei nuovi organi dirigenti) sono coerentemente all’insegna del confronto più ampio. Non solo per gli ospiti annunciati (dal ministro Tremonti e Sacconi alla governatrice del Lazio, Renata Polverini, fino a Giuliano Amato, presidente Comitato dei Garanti per le celebrazioni del 150° anniversario, con il quale si parlerà, ovviamente, di Unità). Quanto soprattutto per l’ampiezza delle questioni che si affronteranno. Due esempi. Il pomeriggio di mercoledì, dopo gli interventi di Raffaele Bonanni, segretario generale Cisl, e di Maurizio Sacconi, ministro del Lavoro e Politiche Sociali, ci sarà un dibattito fra Giorgio Guerrini (presidente R.ETE. Imprese Italia), Pauline Gren (Alleanza Cooperativa Internazionale), Luigi Marino, a capo di Confcooperative e Rosario Altieri (Agci). Sarà anche, di sicuro, l’occasione per fare il punto sull’Alleanza cooperativa, il recente coordinamento fra Legacoop, Confcooperative e Agci. Egualmente valenza molto ampia ha certamente il confronto tra Michele Vietti, vice presidente del Csm, il neo-ministro della Cultura, Giancarlo Galan, e Luigi Angeletti, segretario generale Uil.

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