Non profit
Polemiche francesi sul poker on-line
I giocatori professionisti di poker si mobilitano contro la tassazione prevista dal Governo Sarkozy
di Marco Dotti
L’Arjel, l’autorità francese preposta alla regolamentazione dei giochi on-line, ha pubblicato negli scorsi giorni una lista degli operatori ammessi al “servizio”. Una decisione molto attesa, perché il mercato del poker on-line e affini, alla vigilia della sua definitiva regolamentazione in Francia, è stimato in 300 milioni di euro annui, secondo un’approssimazione per difetto.
La decisione ha però scatenato l’ira dei professionisti del tavolo verde che si sono detti pronti a espatriare, a fronte di una nuova tassazione che si prevede altissima e del divieto di giocare on-line con stranieri o avvalersi di piattaforme e siti non registrati dall’Arjel.
I professionisti, che si stanno rapidamente mobilitando, minacciano l’espatrio “fisico” verso vecchi e nuovi paradisi fiscali dei giocatori che – a detta loro – sono Thailandia e Regno Unito.
Cosa fa VITA?
Da 30 anni VITA è la testata di riferimento dell’innovazione sociale, dell’attivismo civico e del Terzo settore. Siamo un’impresa sociale senza scopo di lucro: raccontiamo storie, promuoviamo campagne, interpelliamo le imprese, la politica e le istituzioni per promuovere i valori dell’interesse generale e del bene comune. Se riusciamo a farlo è grazie a chi decide di sostenerci.