Cultura

Polemiche. A Roma la Conferenza europea agli stati generali sui rom, i rom non hanno parola

Pochi nomadi coinvolti e troppo peso della sicurezza: i dubbi delle associazioni. Il sottosegretario Lucidi: "Dal summit mi aspetto risultati concreti".

di Sara De Carli

Il 22 e 23 gennaio, a Roma, si tiene la prima Conferenza europea sulla popolazione rom, organizzata dai ministero dell?Interno e della Solidarietà sociale. Sapete quanti rom sono stati invitati? Cinque. Ci saranno Dana Varga, consigliere personale del primo ministro romeno per i rom; Rudko Kawczynski, presidente del Forum europeo rom e camminanti; Andrzej Mirga, dell?Osce; Alexian Santino Spinelli, docente universitario e musicista, che presenterà una mostra sul porrajmos e Ceija Stojka, reduce di Auschwitz. Certo, ci saranno i membri delle associazioni impegnate contro la discriminazione dei rom (sia rom che non), che parteciperanno ai panel su scuola, casa e diritti, ma interventi di rom al momento non sono previsti nelle tavole rotonde, dove il dibattito sarà più concreto: quella con governatori, sindaci e prefetti e quella di respiro europeo.«Sulla partecipazione dei rom, la Conferenza non è costruita in maniera corretta», dice Carlo Berini, membro di Sucar Drom e del coordinamento Rom e sinti insieme. Ha molti dubbi, Berini: perché dall?estero sono stati invitati solo ministri degli Interni e non, per esempio, il responsabile della Tutela delle minoranze tedesco? Sarebbe stato utile, visto che la Germania, diversamente da noi, ha riconosciuto i rom come minoranza etnica. Anche Massimo Converso, presidente di Opera Nomadi, critica apertamente: «La Conferenza è prematura, inutile e demagogica: sarebbe stato meglio aspettare i dati dell?indagine promossa dal tavolo interministeriale, che entro sei mesi farà la prima rilevazione nazionale completa della presenza di rom e sinti in Italia». L?evento comunque ha sollevato parecchie aspettative. Per don Massimo Mapelli, della Casa della Carità, la Conferenza sarà l?occasione «per uscire dalla logica dell?emergenza. Fondamentale in questo senso la presenza di personalità europee», mentre per Carla Osella, presidente di Aizo, bisognerà «evitare di focalizzarsi solo su rom romeni e sicurezza». Per lei l?obiettivo sono i nuovi fondi per i progetti promossi dal ministero della Solidarietà sociale (già stanziati 5 milioni di euro) e il riconoscimento dei rom come minoranza etnica. A rassicurare tutti sono i sottosegretari coinvolti. Cristina De Luca (Solidarietà sociale) dice che ci sarà sì un focus sulla Romania, «ma la Conferenza mira a tenere assieme tutti gli aspetti e a riunire tutti gli attori, perché non c?è sicurezza senza integrazione. Ci aspettiamo anche indicazioni concrete per capire dove investire più risorse». Marcella Lucidi (Interno) spiega invece che individuare rappresentanti rom non è facile, ma precisa che «la Conferenza è un?occasione per fare proposte. Speriamo che questa sia la Conferenza dei fatti, non delle polemiche».

Info: <a href="http://www.interno.it" target="_blank">Ministero dell'Interno</a> – <a href="http://www.solidarietasociale.gov.it" target="_blank">www.solidarietasociale.gov.it</a>


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