Mondo

Polemica Siria-Usa al Consiglio di sicurezza Onu

La Siria accusa l'esecutivo Onu di essere filo-palestinese e paragona la distruzione delle case palestinesi a Ground Zero. Gli Usa ribattono che il discorso è "oltraggioso".

di Paolo Manzo

Alla prima riunione pubblica del Consiglio di sicurezza dell’Onu, il numero due della delegazione della Siria (da poche settimane entrata a far parte del massimo organo esecutivo delle Nazioni Unite), Fayssal Mekdad, ha paragonato la distruzione delle case palestinesi dell’esercito israeliano, agli attentati dell’11 settembre.

Mr Fayssal Mekdad ha accusato il Consiglio di sicurezza di non essere sempre obiettivo nelle sue risoluzioni, denunciando il terrorismo in tutto il mondo ma chiudendo gli occhi davanti alla condotta di Israele. “Dobbiamo osservare che la scena delle decine di case di palestinesi demolite dai carri armati israeliani qualche giorno fa, non è molto differente dalla scena del World Trade Center distrutto dai terroristi, che noi tutti vogliamo combattere ed eliminare”.

“La resistenza a questa forma di occupazione straniera, ed in particolare la resistenza palestinese, è una forma legittima di lotta” ha proseguito il diplomatico siriano che ha aggiunto: “Se questi crimini degli israeliani non sono terrorismo, allora che cosa sono?”. “Quella di Israele è una attività criminale che deve essere portata davanti alla giustizia” ha concluso Fayssal Mekdad che ha anche denunciato l’atteggiamento del Consiglio di Sicurezza che ha più volte bloccato risoluzioni “filo-palestinesi”.

La reazione della diplomazia Usa non si è fatta attendere: “è veramente deprecabile il fatto che i siriani abbiano utilizzato l’opportunità di parlare in una riunione pubblica del Consiglio di sicurezza contro il terrorismo per fare quello che noi riteniamo un discorso oltraggioso. Queste non sono le parole che noi ci attenderemmo da un responsabile membro del Consiglio di Sicurezza”. Siamo alle porte di una nuova guerra fredda con da un lato il mondo arabo e dall’altro gli Stati Uniti? Dai toni delle riunioni del Consiglio di sicurezza sembrerebbe proprio di sì…

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