Il laboratorio Salute nasce per trasmettere e diffondere una cultura sanitaria integrata, definendo linee di azione condivise, per favorire l’apertura a nuovi mercati e una gestione capace di affrontare in modo unitario le tematiche inerenti agli stili di vita e all’assistenza sanitaria, ma anche per sensibilizzare i cittadini sulle nuove opportunità offerte nell’ambito delle cure intermedie, rivolte a soggetti fragili o cronici, in regime residenziale, ambulatoriale e domiciliare. Il Laboratorio salute rappresenta l’innovazione per una cooperativa sociale che, accanto ai servizi assistenziali e sociali, entra a pieno titolo in ambito sanitario, inserendo nei propri organici medici, infermieri e fisioterapisti.
Si parla di progetti innovativi, come Progetto Parkinson, Assistiamo Casa, di teleriabilitazione e della certificazione di qualità Accreditation Canada, per la quale Società Dolce è la prima cooperativa sociale ad avere ottenuto un accreditamento sanitario internazionale.

Si parla di cos’è il Lab Fragilità e perché è nato, con le esperienze del Team antitratta e Sportello counselling rivolto alle e ai sex workers ma anche di Contrasto alla violenza di genere per le donne senza dimora.

Cos’è il Lab Educazione e Genitorialità e perché è nato. Partendo dai progetti contro la povertà educativa, raccontare come si è arrivati a pensare a soluzioni per l’adolescenza a rischio di devianza.

Il Laboratorio Disabilità e Salute Mentale nasce dal gruppo di Miglioramento per la Certificazione UNI11010, assegnata ai servizi per persone disabili della cooperativa. Da lì, sette anni fa, iniziò un confronto continuo, orientato alla trasmissione di buone pratiche e modelli gestionali relativi ai servizi, indispensabile per percorrere la via dell’eccellenza, trovare un modello unico per tutti i servizi rivolti alla disabilità e parlare tutti la stessa lingua.

Il laboratorio Cura e Assistenza ha lavorato in particolare su nuove azioni per le strutture residenziali anziani, come ad esempio l’organizzazione efficiente dei turni, l’implementazione della cartella sociosanitaria, le proposte educative per il tempo libero degli utenti delle residenze, protocolli, procedure e linee guida, analisi del rischio, procedura operativa per la protezione da abusi, maltrattamenti, trattamenti degradanti e negligenze nei servizi per anziani, procedura per la prevenzione della violenza sul lavoro, l’elaborazione delle carte dei servizi, la formazione continua. Tutto finalizzato al benessere dell’ospite e in un’ottica di uniformità di erogazione dei servizi sui diversi territori.

Nata nel 1988, oggi conta quasi in 4mila fra dipendenti e collaboratori che operano in settori delicati di servizi alla persona, come l’infanzia, gli anziani, i minori, la disabilità e la salute mentale, la fragilità, i servizi sanitari. Pietro Segata che 36 anni fa era uno dei nove soci promotori di Società Dolce e che oggi ne è il presidente e direttore generale, ci racconta la storia e soprattutto lo sviluppo di questa grande impresa sociale. Ci racconta soprattutto quale attenzione si ponga, in Società dolce, all’innovazione sociale e con quale metodo di lavoro. Segata ci parlerà infatti dei Laboratori di area nei quali, attraverso il coinvolgimento di varie professionalità, si garantisce appunto l’innovazione. Dalle sue parole e da quelle degli ospiti che vi presenteremo negli episodi che seguiranno, altri dirigenti di Società Dolce, capirete perché, dovendo dare il titolo a questa serie di sei episodi di VitaPodcast, abbiamo scelto: Architetti del Welfare.