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Pnrr: l’Osservatorio Civico finalmente convocato alla cabina di regia

«Abbiamo chiesto con forza che il coinvolgimento della società civile non sia episodico ma rappresenti una modalità ordinaria di implementazione del Piano», dicono dall'osservatorio civico pnrr. «Il ministro Fitto ha annunciato la presenza stabile delle organizzazioni nella Cabina di regia. Un importante risultato perché la partecipazione della società civile non sia occasionale ma diventi strutturale nell’implementazione del piano»

di Redazione

L’Osservatorio Civico pnrr ha partecipato ieri alla riunione della cabina di regia pnrr, convocata dopo la presentazione ufficiale, venerdì scorso, del nuovo Piano. Una convocazione attesa da tempo, che giunge a seguito di numerose richieste ed azioni di pressione condotte sia dall’Osservatorio che dalle singole organizzazioni che ne fanno parte, tra cui una raccolta firme lanciata da The Good Lobby che ha raggiunto le 10mila adesioni a cui è seguito un mail bombing.

Una convocazione necessaria per potere rappresentare alle istituzioni le istanze e le richieste delle quasi 60 organizzazioni che dell’Osservatorio fanno parte, impegnate quotidianamente in tutta Italia nella promozione dei diritti, nella tutela dell’ambiente e nella risposta ai bisogni di persone e territori vulnerabili; istanze e richieste che non possono essere ignorate se si intende portare a termine un Piano che ha l’ambizione di cambiare il futuro del nostro Paese.

«Abbiamo chiesto con forza che il coinvolgimento della società civile non sia episodico ma rappresenti una modalità ordinaria di implementazione del Piano e per questo motivo siamo lieti di apprendere che la partecipazione dell’Osservatorio civico pnrr – così come del Forum del Terzo Settore, del Consiglio Nazionale Consumatori e Utenti, del Consiglio Nazionale Studenti Universitari e del Consiglio nazionale giovani – alle riunioni della cabina di regia è stato reso  stabile con dpcm del 21 novembre 2023, registrato lo scorso lunedì e ad oggi pienamente operativo», si legge nella nota dell’osservatorio civico.

«Abbiamo sottolineato, inoltre, che si prosegua con determinazione verso una maggiore trasparenza sui dati e sulle informazioni relativi all’implementazione del Piano», proseguono le organizzazioni. «Ad oggi, ad esempio, non è possibile avere dati aggiornati su target, milestones e indicatori (l’ultimo aggiornamento su target e milestones disponibile sul sito ItaliaDomani risale all’ultimo trimestre 2022), fondamentali per comprendere l’avanzamento e la portata complessiva dei cambiamenti che con questo Piano si intende apportare». 


Le organizzazioni hanno anche posto l’accento sulle questioni ambientali, con particolare riferimento al dissesto idrogeologico, e sulle tematiche di genere. In particolare su queste ultime sottolineiamo una volta di più la necessità di rendere disponibili dati ed indicatori che permettano di valutare l’impatto del Pnrr sui divari di genere del paese, come chiesto da numerose organizzazioni. 

L’osservatorio civico pnrr

Nasce nell’ambito del Festival della Partecipazione 2020 a Bologna, dalle organizzazioni promotrici (ActionAid, Cittadinanzattiva, Legambiente) per chiedere trasparenza e partecipazione nel Pnrr. Ad oggi ne fanno parte quasi 60 OSC, estremamente competenti e impegnate su temi quali l’accountability, la sanità, l’ambiente, l’equità di genere, i giovani e molto altro.

Credit foto Unsplash

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