Sostenibilità

Plastica e polistirolo invadono le spiagge italiane

La denuncia dell'associazione ambientalista Fare Verde che con la XXV edizione del "Mare d'inverno" ha ripulito i litorali di dodici regioni

di Redazione

Sono la plastica e il polistirolo i principali rifiuti che aggrediscono l’ambiente marino. A dirlo è l’associazione ambientalista Fare Verde, che nell’ultima domenica di gennaio, ha organizzato in tutta Italia la manifestazione “Il mare d’inverno”, la tradizionale pulizia delle spiagge giunta alla XXV edizione.
Quest’anno a essere pulite sono state le spiagge in 12 regioni italiane con la collaborazione dei cittadini e il patrocinio della Commissione Europea – Rappresentanza per l’Italia, della Provincia di Udine e di numerose Amministrazioni locali, ma senza il marchio del Minambiente. L’associazione, ha precisato in una nota, che non ha voluto chiedere il patrocinio del ministero perché è «inaccettabile che un ministro deputato alla tutela dell’Ambiente proponga la realizzazione di inceneritori a terra e di trivelle petrolifere in mare».

«Le spiagge italiane sono aggredite dai rifiuti. I nostri volontari, aiutati dai cittadini e da altre associazioni, hanno raccolto una grande quantità di plastica, vetro e oggetti vari che invadono l’arenile e il mare, inquinano l’ambiente e danneggiano gravemente la fauna marina», dichiara il presidente nazionale di Fare Verde, Francesco Greco. «In particolare, il polistirolo e la plastica si presentavano in pezzi, spesso piccolissimi questo ci ha creato non pochi problemi per raccogliere questo tipo di rifiuti».

I volontari di Fare Verde hanno raccolto 800 sacchi d’immondizia, portando via dalle spiagge 5.000 bottiglie di plastica e mille contenitori in vetro. Inoltre, sugli arenili hanno trovato gli oggetti più disparati: copertoni per autovettura, scarpe, siringhe, un cane morto, fuochi d’artificio, bombole di gas domestico, profilattici, un paraurti per autovettura, un termosifone, bossoli di cartucce da caccia.


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