#Piumusicalive: proseguono i lavori

di Tommaso Sacchi

 

Al teatro Franco Parenti di Milano si è svolta la terza tappa di #Piumusicalive, la petizione lanciata sulla rete da Stefano Boeri, che ha raggiunto in poco tempo le 38000 adesioni e che, attraverso emendamenti di camera e Senato, è presto diventata parte integrante del Decreto Valore Cultura varato dal Ministro Massimo Bray lo scorso Settembre.

 

L’occasione è stata utile per fare il punto sui lavori svolti, per convocare operatori e cittadini ai prossimi appuntamenti di Bari (Medimex – 7 dicembre) e di Roma (Sede Anci – 16 dicembre) e per presentare una Bozza del modello di autocertificazione con cui associazioni, produttori e cittadini potranno organizzare concerti nelle sale sotto le 200 persone di capienza ed entro le ore 24, come previsto dal Decreto stesso.

 

Insieme a Boeri, architetto, esponente del Partito Democratico ed ex Assessore alla cultura milanese, al tavolo della conferenza hanno preso parte Manuel Agnelli, Luca Perreca (imprenditore del settore allestimenti e consigliere ANS) e Tommaso Sacchi (operatore culturale e coordinatore della campagna).

 

“Una delle urgenze del settore, ragionando attraverso una logica di priorità, è la determinazione della figura del musicista e la riconoscibilità di una figura professionale che corrisponda al ruolo dell’artista, cosa che nel nostro Paese risulta ancora insufficiente e molto confusa” – queste le parole di Manuel Agnelli, leader degli Afterhours, artista che ha accompagnato tutte le fasi della campagna sino dal suo lancio sulla rete- “La riconoscibilità di una figura professionale aiuterebbe i musicisti in un dialogo costruttivo con le Istituzioni” – ha proseguito Agnelli mettendo a fuoco, sin da subito, l’esigenza di una definizione e riconoscibilità del ruolo d’artista.

 

Manuel Agnelli ha proseguito il suo intervento parlando di tutela dei diritti e marcando la distinzione sostanziale tra diritto d’autore e l’ente preposto a tutelarli. “La Siae e il diritto d’autore sono, senza dubbio, i temi che fanno più rumore, ma dobbiamo prestare attenzione al fatto che identificare il diritto d’autore con la Società Italiana Autori ed Editori è una distorsione propria del nostro Paese. Il diritto esiste indipendentemente dalla Siae e la Siae è lo strumento che dovrebbe garantirne la tutela. Non metto in dubbio il diritto d’autore -ha concluso- e sono per la sua tutela, questo non vuol dire prendere le difese della Siae ma, anzi, assumere una posizione critica quando la sua funzione viene meno”.

 

Stefano Boeri ha centrato il suo intervento sulla necessità di stilare una Carta per la Musica dal Vivo: “nel giro di qualche mese vorremo riuscire a completare una Carta che rappresenti lo strumento con cui tenere alta l’attenzione e mettere in pratica politiche di semplificazione e incentivo molto urgenti per un settore in sofferenza. La Carta –prosegue Boeri- sarà la sintesi di un percorso collettivo nato con una petizione attraverso la rete e che, a Bari, vivrà un momento di grande importanza: i punti su cui ci concentreremo in occasione di Medimex saranno: la semplificazione, la sicurezza e l’impatto acustico, lo statuto giuridico del musicista e il diritto d’autore. A questo proposito credo sia fondamentale creare criteri trasparenti e condivisi per la tutela dei diritti senza, in alcun modo, mettere in discussione il diritto stesso”.

 

In chiusura, Luca Perreca -Associazione Nazionale Service e coordinatore del lavoro di stesura della bozza di modello di autodichiarazione- ha specificato i dettagli del modulo proposto che si basa sostanzialmente sul concetto di assunzione di responsabilità e sull’autocertificazione, proprio come già avviene per le varianti in corso d’opera nel settore edile. “tutti gli attori dell’evento musicale attraverso l’autocertificazione si assumono in prima persona la responsabilità di compiere il lavoro a regola d’arte, come prescritto dalle norme vigenti. Perdiamo una buona dose di burocrazia e compiamo un salto culturale che risiede nell’assunzione diretta delle proprie responsabilità”, ha concluso Perreca.

 

 

 

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