Volontariato

Più volontari maschi che femmine: storico sorpasso in Uk

Nel 2005 il 23% delle donne faceva volontariato contro appena il 13% degli uomini. Oggi le percentuali sono rispettivamente 26 e 27%, segnando una svolta epocale. Altra novità assoluta è rappresentata dai volontari giovani, anch'essi raddoppiati in pochi anni. I motivi del fenomeno? Ancora poco chiari. Ma intanto lassù festeggiano

di Gabriella Meroni

Il volontariato conquista i maschi britannici. La percentuale di volontari di sesso maschile nel Regno Unito, riporta The Guardian, è arrivata al 27%, superando quella delle donne (26%) , una quota addirittura doppia rispetto a dieci anni fa. Il divario tra il volontariato maschile e femminile si è infatti quasi azzerato dal 2005, quando le cifre erano il 23% e il 13% a favore delle donne. 
I risultati provengono dal New Alchemy report pubblicato oggi dalla società di consulenza per il non profit nfpSynergy e si basa sui dati del Cam (Charity Awareness Monitor), che intervista un campione di 1000 adulti ogni tre mesi: l'ultima indagine, datata luglio 2014, dimostra che nel complesso poco più di un britannico su quattro (il 26%, +7% rispetto al 2003) ha fatto volontariato negli ultimi tre mesi. La vera novità è però costituita dal numero dei giovani volontari, che ha continuato a salire, secondo il rapporto, arrivando al 34% nella fascia di età 16-24 anni, più del doppio del livello del 2005. 
Ma quali sono le cause del fenomeno? Qui gli esperti interpellati dal Guardian brancolano nel buio. E se c'è chi dice che l'aumento potrebbe essere determinato dall'aumento del volontariato giovanile, che includerebbe molti giovani maschi, altri – come lo stesso consulente che ha realizzato il sondaggio, Joe Saxton – confessano candidamente che il motivo del nuovo equilibrio di genere nel volontariato rimane "misterioso".
In Italia, secondo l'ultimo censimento Istat, i volontari sono poco più di 4,7 milioni, di cui ben il 61% maschi e il 39% donne, ma il calcolo è diverso, perché nel caso inglese si prende in esame la popolazione in generale e poi si evidenzia la percentuale degli impegnati, mentre l'Istat rende noto la percentuale di genere all'interno del gruppo dei volontari.

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