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Più Vita sul web

L'informazione italiana sul Terzo settore compie 5 anni di Vita! Per l'evento, open day per un giorno a tutte le sezioni del Portale anche ai non abbonati! Lasciateci un vostro messaggio

di Sara De Carli

Uno degli articoli più cliccati della storia è la confessione di Ken:«Ecco perché ho lasciato Barbie». Data: 16 febbraio 2004, ovvero molto prima dell’epopea Albano – Lecciso. Roba da gossip, che non ti aspetteresti su vita.it. Ma tant?è. Potenza del titolo. Perché le notizie bruciano in fretta, e il web di per sé è una creatura che mangia molto: 50 news ogni giorno da 1.825 giorni (meno le feste, abbiate pietà), più – in compenso – tutto l?archivio di Vita magazine dal 1998 a oggi. In tutto fanno 62mila e rotti articoli, a portata di un clic su vita.it. Il giorno del debutto, cinque anni fa, il 5 dicembre 2000, le news in realtà sono state un po? meno: 28. Gli argomenti però, anche a guardarli adesso, erano già avanti: i datteri antiembargo in Iraq e i malati di Alzheimer, il debito estero e la ?mucca saggia?, i brevetti sulla vita e la quotazione sostenibile. Il tutto sotto la protezione del disegno animato (quello sì un po? naif) della Giornata mondiale del volontariato, giorno simbolicamente scelto per dare alla luce Vita non profit online. Che d?altronde – come scriveva Riccardo Bagnato, il responsabile del progetto, nella news di benvenuto – voleva essere proprio questo: «Una risposta concreta alle tante esigenze del non profit, un canale di informazione agile e partecipativo, uno strumento di fiducia, di coinvolgimento per una passione o un ideale comune». Con chi sei in compagnia C?è riuscito? A giudicare dai numeri, sì: 20mila accessi unici giornalieri e 2milioni di pagine visitate ogni mese, 5mila siti che linkano a vita.it, 400 categorie per archiviare le news e oltre 1.700 comunicati pubblicati autonomamente dalle organizzazioni del non profit, 2mila utenti registrati nei forum e 30mila iscritti alla newsletter del non profit. Ma soprattutto provate a digitare ?non profit? in Google: il primo sito che compare è vita.it. Grazie tante, direte, siamo in Italia. Ma anche in google.com – per andarci dovete cambiare le impostazioni, altrimenti la macchina riconosce automaticamente il vostro IP come italiano e vi dirotta nuovamente su google.it – quello di Vita è costantemente nei primi dieci siti segnalati. Ma cosa ci trova il popolo dei naviganti in vita.it? Perché ci sarà pure un motivo per cui il contatore degli utenti presenti nel sito, nell?angolo in basso della home, resta per tutto il giorno al di sopra dei 500. Con picchi tra le 10 e le 11 del mattino, e poi nel pomeriggio tra le 16 e le 17, quando si hanno 952, 1.273, 1.451 utenti collegati contemporaneamente al sito… Fatelo anche voi, potreste essere in compagnia di Marco Revelli e Luigi Manconi, Lella Costa e Beppe Grillo: sono tra i tanti che una puntatina quotidiana sul sito la fanno sempre. Per le news, d?accordo, che sono il piatto forte. E per l?archivio del giornale. Il ministro Giovanardi, tanto per dirne uno, vita.it lo conosce a menadito perché, dice lui: «Lo uso come strumento di lavoro, i miei collaboratori mi segnalano spesso notizie prese dal vostro sito. Con le deleghe che ho, siete un punto di riferimento». Sarà felice di sapere che il suo botta e risposta con don Mazzi, il mese scorso, quello sui cattivi maestri, è stato tra i più letti di sempre. Poi ci sono le aree riservate, che hanno accessi molto frequenti. In particolare Social finder, l?unica banca dati per chi cerca e offre lavoro nel nonprofit. E i forum. ?Aoiutooo!!!!!?, dice il messaggio di Andrea: «Ho un casale in ristrutturazione a Roma e vorrei sfruttarlo per fare qualcosa di diverso dalla solita attività imprenditoriale, sarei lieto di prendere contatti di ogni genere che possano aiutarmi a fare luce in questo mio desiderio». Detto fatto, Max stava giusto cercando uno spazio per fare una casa-famiglia per ragazze madri. Micaela ha 31 anni, si è laureata in antropologia, e chiede con chi fare un?esperienza di volontariato internazionale: il suo messaggio l?hanno letto in 5.533. E ancora il dibattito aperto dal gay-papà, a cui la ex moglie ora impedisce di vedere i figli, e i messaggi di Vivi, la regina del forum più attivo di vita.it, quello sull?acondroplasia: mamme con bimbi appena nati alla ricerca di un pediatra che ne capisca qualcosa, ragazzi che parlano di come prepararsi psicologicamente all?intervento di allungamento degli arti, e poi ancora sessualità, gravidanze, diagnosi prenatale e maternità. Meno male, un sospiro di sollievo, i nostri naviganti non sono voyeuristi gossip dipendenti. Per rassicurarvi completamente vi diremo che sul podio dei primi cinque anni di vita.it ci sono «In un paese civile queste cose non dovrebbero succedere», del 24 luglio 2001, in diretta dal G8 di Genova; «Contro i mercanti di morte difendiamo la 185/90», del 12 febbraio 2002, con cui Vita dava inizio alla campagna in difesa della legge che regola il commercio delle armi; e infine «La +Dai -Versi è legge», dell?11 marzo 2005. Insomma, tutti momenti forti di Vita, le battaglie e le occasioni di riflessione. Giri di boa che, fra l?altro, hanno segnato anche un netto incremento di click e di link, un consolidamento della credibilità e della popolarità di vita.it. E comunque, andatevi a leggere la confessione di Ken: il pezzo è bellissimo, e il contenuto non è leggero come sembra. Magari fatelo proprio oggi, e visitate tutte le pagine per i soli abbonati. Per accedervi basta digitare “vita” come utente e “vita” come password. Fra le tante sezioni che potrete consultare, oltre a quelle già segnalate, ci sono: VITADossier, gli inserti E&F, Social Job, Ecomondo, Studium. Puoi inoltre consultare l’archivio legislativo del non profit e molto ancora… ahh, per chi vuole lasciarci un messaggio, scrivete a: info@vita.it. Come cambierà Vita.it nel futuro di Riccardo Bagnato E adesso? Adesso si fa sul serio. Intendiamoci, non è che non lo si sia fatto sinora. Sono stati anni fondamentali: vita.it è oggi una piattaforma su cui transitano centinaia di informazioni e dove migliaia di utenti navigano alla ricerca di una notizia, di un bando, di un documento ogni giorno. Ciò che ci preoccupava all?inizio di questa avventura ha trovato una risposta: Vita.it è a tutti gli effetti agenzia online riconosciuta e seguita, ed è archivio del settimanale dal 1998 ad oggi. Ma non basta. Molti servizi che oggi sono già online soffrono di poca visibilità. Altri se ne possono aggiungere, e un nuovo profilo grafico dovrà accompagnare queste scelte, indicando Vita.it non solo come portale di informazione, ma come progetto di un gruppo: il Gruppo Vita non profit contents. Nel concreto pensiamo a un nuovo ?social finder?, che attualmente offre la possibilità di cercare, fra decine di offerte, il proprio lavoro; e che intendiamo trasformare in una vera e propria piazza virtuale, dove chiunque potrà depositare il proprio curriculum, consultare o pubblicare liberamente le proposte di lavoro. Stiamo pensando a una piattaforma e-commerce non solo e non tanto per i prodotti Vita, ma anche e soprattutto per chi intende tentare questa strada insieme. Pensiamo alle tante botteghe equosolidali, ma non solo; e alla possibilità, attraverso vita.it, di poterne promuovere i prodotti in maniera efficace. Ma è tempo di pensare ben oltre il 2006. Questo vuol dire pensare alla cosa più semplice. Mettendo in campo qualcosa che colga il valore di uno strumento quale è il web e ne sfrutti le potenzialità per gli anni a venire. Pensiamo quindi al primo censimento del settore non profit italiano. Alla messa online, insieme al Forum del terzo settore, e a chi, fra le istituzioni, vorrà rispondere positivamente al nostro invito, di una piattaforma completa e aggiornata su chi e cosa del non profit. Sarà questo un servizio per tutti i cittadini. Uno strumento di crescita e di consapevolezza che un settore maturo, quale è diventato il non profit, non può più permettersi di improvvisare, e che solo il web può garantire.


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