Salute
Più spazio ai genitori nei reparti italiani
È l’impegno preso dall’accordo tra Sipo e Age
di Redazione
Coinvolgere nell’umanizzazione della pediatria i genitori di tutti i bambini, non solo di quelli lungodegenti, con l’obiettivo di trasformare l’ospedale in una “casa ospitale”, come propone il “Progetto Andrea” dell’Associazione italiana genitori (Age) onlus. È l’impegno che si assume la Società italiana di pediatria ospedaliera (Sipo) nel protocollo d’intesa firmato a Milano con l’Age, in occasione del 67esimo Congresso nazionale della società scientifica: un patto che darà voce, attraverso l’Age, ai genitori dei bambini accolti in ospedale con ricoveri ordinari per patologie acute, che in Italia sono il 90% del totale. L’accordo, siglato dai presidenti Sipo Salvatore Vendemmia e Age Davide Guarneri – informa una nota – prevede, in ogni Regione, un rapporto di collaborazione fra le Unità operative di Pediatria, prevalentemente dedicate all’assistenza del bambino con patologie acute, e le 200 associazioni locali dell’Age attive in tutto il territorio italiano.
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