Formazione

Più severe le pene per gli “schiavist”

E'stato approvato,il 9 marzo,il disegno di legge,proposto dai ministri per le Pari Opportunità e di Grazia e Giustizia che prevede misure per combattere il traffico di persone.

di Redazione

Consiglio dei ministri: è stato approvato, il 9 marzo, il disegno di legge, proposto dai ministri per le Pari Opportunità e di Grazia e Giustizia che prevede misure per combattere il traffico di persone.
Ha come fine la crescita dell?efficacia dell?azione investigativa e giudiziaria, volta a combattere il traffico di persone, una grave violazione dei diritti umani, soprattutto di donne e minori, oltre che fonte di profitto per le organizzazioni criminali di vari Paesi, il disegno di legge presentato dal Consiglio dei ministri. Per chiunque, attraverso la violenza, minacce o inganno, costringe o induce qualcuno a entrare, soggiornare o a uscire dal territorio italiano, o a trasferirsi all?interno dello stesso a scopo di sfruttamento sessuale, scatterà il ?reato di traffico di persone?. Si tratta di uno sfruttamento che riduce le persone colpite in una condizione di schiavitù o analoga alla schiavitù. Le pene previste per questo reato vanno da 5 a 15 anni di reclusione (art. 602 – bis ). Questo nuovo reato mira a colpire il racket della prostituzione, portando per questo un aggiornamento al Codice penale. Questo provvedimento fa seguito alle misure di protezione sociale delle vittime già previste dall?articolo 18 del testo unico sull?immigrazione, con l?intento di rafforzare anche l?aspetto della repressione penale, introducendo nel codice penale un nuovo articolo (il 602 -bis appunto). Inoltre è previsto che qualora il traffico di persone venga realizzato in forma organizzata si applichino gli articoli del Codice penale che prevedono l?associazione a delinquere di stampo famioso. Le forme di protezione previste, in linea con quanto già stabilito nel testo unico sull?immigrazione verrebbero estese anche ai familiari e ai congiunti e conviventi.

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