Welfare

Più razionalitù e controlli per permettere le assunzioni

Sanità /«Basta sprechi»: intervista a Alberto Scanni, direttore del dipartimento di Oncologia del Fatabenefratelli di Milano

di Maurizio Regosa

Alberto Scanni è direttore del dipartimento di Oncologia del Fatebenefratelli di Milano, in aspettativa da gennaio perché nominato dalla Regione Lombardia direttore generale dell?Azienda ospedaliera di Melegnano. Conosce a fondo i due aspetti della questione, quello medico e quello manageriale.

Vita: Dottor Scanni, è ragionevole una percentuale di contratti atipici attorno al 20%?
Alberto Scanni: Direi di sì. Le leggi finanziarie, anche l?ultima, hanno prodotto una riduzione della spesa del personale. Vorrei però aggiungere che ci possono anche essere casi di incongrua utilizzazione del personale. Si dovrebbe fare un?analisi accurata. Ci sono ad esempio strutture che sono mantenute in attività a causa di pressioni sindacali o della comunità locale. Credo che andrebbe portata avanti un?opera di razionalizzazione, sedendosi tutti attorno a un tavolo e ciascuno assumendosi le proprie responsabilità.

Vita: Questo libererebbe risorse per contratti a tempo indeterminato?
Scanni: Sì, ma per affrontare il problema del precariato occorre avere uno sguardo più ampio e partire dalla situazione economica nel suo complesso, analizzando gli sprechi, individuando modi per una virtuosa gestione delle risorse, procedendo anche a sistematici controlli.

Vita: La condizione di precariato incide sulla prestazione?
Scanni: Non direi. Anzitutto, un precario è tale solo per la forma contrattuale, per il resto sta in una squadra. Certo, il precario è facilmente ricattabile, ha diritti meno definiti; talvolta può capitare che lavori anche fuori dall?ospedale aiutando il primario nelle sue attività private, ma la qualità del suo lavoro non va messa in dubbio.

Vita: Che suggerimenti per il New Deal per la salute?
Scanni: Lavorerei su più fronti. Su uno stipendio adeguato alle responsabilità; sulla realizzazione di strutture per le attività libero-professionali e su un discorso di sistema che coinvolga il personale amministrativo e infermieristico. Per quanto riguarda il meccanismo di finanziamento perfezionerei il sistema dei DRG per far sì che il personale percepisca sempre più il valore economico della prestazione.

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