Più poteri per l’Europarlamento

Entra in vigore il primo maggio il Trattato di Amsterdam. Il primo maggio di quest?anno diventerà una data storica per l?entrata in vigore del trattato di Amsterdam, una nuova ?costituzione? per l?Unione europea. Si tratta di un avvenimento che non rivoluziona l?Ue, ma permetterà agli europei di agire insieme più efficacemente in campi che riguardano tutti: come la sanità pubblica, le pari opportunità tra uomo e donna, o l?immigrazione. Il trattato, infatti, concede più potere al solo organo europeo direttamente eletto dai cittadini: il Parlamento europeo. Per l?entrata in vigore del trattato, firmato ad Amsterdam nel 1997; si è dovuto attendere che venisse ratificato da tutti i paesi membri (in Danimarca e in Irlanda si è anche svolto un referendum per la sua approvazione) Il primo paese a ratificarlo è stato nel maggio ?98 la Germania, l?ultimo la Francia il 30 marzo di quest?anno. Secondo il trattato, il Consiglio dei ministri dell?Ue esamina le politiche dell?impiego dei differenti paesi membri e mette in atto le linee direttive europee e ha il diritto di fare delle raccomandazioni ai governi nazionali. Può, allo stesso tempo sostenere scambi di informazione e di esperienze e azioni di cooperazione tra gli Stati membri, ma anche dei progetti pilota. Il trattato di Amsterdam dà un ruolo più grande al Parlamento europeo accanto al Consiglio dei ministri dell?Ue nell?adozione delle leggi europee. I parlamento europeo acquista maggiori poteri in materia di pari opportunità tra uomo e donna, di diritti di libera circolazione della persone all?interno dell?Unione, di coordinamento tra i regimi di sicurezza sociale e di lotta contro la frode. Occorre ancora aggiungere la formazione professionale, gli aiuti regionali, i trasporti, il divieto delle discriminazioni in base alla nazionalità e gli aiuti ai paesi poveri. Ad approfittare di queste nuove possibilità sarà il parlamento che verranno eletto il 13 giugno.