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Più ferie per tutti con i buoni vacanza

Turismo. Previsti in Finanziaria i voucher per i meno abbienti.

di Daniela Verlicchi

È stata finalmente finanziata con oltre 5 milioni di euro la legge quadro sul turismo, approvata nel 2001, che istituiva un fondo da destinare a buoni vacanza per famiglie in difficoltà. Una decisione ben accolta dalle associazioni, che però già offrivano voucher a 3mila persone l?anno. Il mercato presunto dei buoni è di 7 milioni di italiani.

Le ferie sono un diritto per tutti, ma soprattutto per le famiglie che non potrebbero permettersele. Ne sono convinte le associazioni che si occupano di turismo sociale, e che su questo fronte hanno appena incassato un sì dalla politica. Con l?ultima Finanziaria, infatti, il governo ha staccato il primo assegno per finanziare i buoni vacanze. Si tratta di un contributo, assegnato sotto forma di buono spendibile in strutture convenzionate, destinato a chi le vacanze di solito non le fa per motivi economici. «Un?ottima notizia», commenta Maria Pia Bertolucci , presidente del Ctg – Centro turistico giovanile. «Un passo importante», le fa eco Pino Vitale, presidente del Cta Acli. Ma quella dei buoni vacanza era soprattutto una notizia attesa. Al 2001 risale infatti la legge quadro sul turismo che, all?articolo 10, prevedeva i buoni vacanze, creando addirittura un fondo che però non era mai stato finanziato. Fino a oggi. Ora, un decreto della presidenza del Consiglio mette a disposizione 5 milioni e 200mila euro per questo scopo. «Sono già nel salvadanaio», assicura Alberto Ferrari del Ctg. Ma il privato sociale si è messo in moto ben prima della politica: due anni e mezzo fa è nata l?associazione Buoni Vacanze Italia che, attraverso il sito <a href="http://www.buonivacanze.it" target="_blank">Buone Vacanze Italia</a>, ha attivato e tuttora gestisce il sistema del buoni. Come? «Attraverso una rete di accordi», racconta Benito Perli, presidente di Fitus – Federazione di turismo sociale che fa da regia all?intera operazione. «Con le organizzazioni alberghiere – Federalberghi, Assoturismo e Federturismo -, con Banca Intesa, che gestisce tutta la parte finanziaria, con l?Anci e infine con alcune imprese, che hanno deciso di sponsorizzare le vacanze di dipendenti e cittadini attraverso i buoni». Il sito è attivo da settembre e finora hanno usufruito dei buoni circa 3mila persone. Grazie all?emendamento approvato in Finanziaria, potrebbero essere molti di più. «Tutti quelli che ne hanno bisogno», azzarda Vitale, «anche il 30% degli italiani». Ottimista è anche Perli, che per i buoni ipotizza un ?mercato? di 7 milioni di persone. Su un punto sono tutti d?accordo: giovani, famiglie numerose e anziani saranno tra i destinatari del provvedimento. Ma quella per il ?diritto alle ferie? è una battaglia appena iniziata. «I buoni sono un primo passo», spiega Vitale, «il vero obiettivo è la detrazione dalle tasse delle spese per le vacanze». Altra strategia per Ctg e Fitus, che pensano al modello francese: un ticket, spendibile ovunque, messo a disposizione dei dipendenti dai datori di lavoro, che ne otterrebbero vantaggi fiscali. Anche in questo caso, il terzo settore si è messo in moto: gli accordi con i sindacati sono già avviati.

Info: <a href="http://www.ctg.it" target="_blank">Ctg</a> – <a href="http://www.ctaonline.it" target="_blank">Cta</a>


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