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“Più elasticità può far bene. Il tempo pieno? Ha fatto il suo tempo”

Graziella Visconti, maestra.

di Redazione

Ancora per un po? si chiama ?maestra elementare?. Ma Graziella Visconti, insegnante in una scuola di Novate, paese ai confini nord di Milano, è pronta a diventare insegnante del ?primo ciclo della primaria?. O forse tutor, come la riforma Moratti ha ventilato. Vita: Lei non fa tempo pieno. Ma che idea si è fatta del tempo pieno? Graziella Visconti: Difficile dare un giudizio che valga per tutte le situazioni. In generale, secondo me, si è persa quella spinta ideale che aveva accompagnato il periodo della sperimentazione agli inizi degli anni 70. Allora c?era la sensazione di un?esperienza innovativa che con il passare degli anni si è persa. Vita: Quindi era il tempo di cambiare? Visconti: In realtà le cose cambiano relativamente. Il monte ore è lo stesso, solo che verrà gestito con più libertà e con più flessibilità. Certo, dal punto di vista dell?organico le cose cambieranno, perché il tempo pieno garantisce un organico, anche se spesso per motivarlo ci si riduceva a inventare laboratori. Invece la riforma, da questo punto di vista ridimensionerà i numeri. Vita: Lei ha mai fatto esperienze di tempo pieno? Visconti: Sì, l?ho fatto per quattro anni. Ed è stata una bella esperienza, anche se avevo evidenziato due fattori che non funzionavano. Primo, che quelle a tempo pieno finivano con l?essere classi-ghetto in cui troppo spesso confluivano i bambini più difficili, quelli che venivano da famiglie più disagiate o che avevano più difficoltà di apprendimento. Secondo, che per fare bene tempo pieno ci vorrebbero strutture adeguate, non certo le scuole di oggi. Pensare di tenere i bambini per tutte quelle ore nelle aule che la scuola in questo momento mette a disposizione, è un?assurdità. Ogni tanto avevo la sensazione che in realtà quei bambini fossero stati parcheggiati a scuola. Vita: Ma più tempo a disposizione non facilita l?apprendimento? Visconti: Per esperienza posso dire che per la costruzione della conoscenza in un bambino, stare più tempo a scuola non serve. Vita: Ora arriva la figura di tutor. Che cosa cambierà? Visconti: Verrà accentuata la figura di maestra prevalente che già oggi c?è. Una figura di riferimento in classe secondo me è utile e garantisce più continuità. Comunque la contitolarità resta e il tutor non esaurisce assolutamente tutte le ore di una classe. Un altro aspetto positivi che verrà introdotto dalla riforma è la flessibilità, per cui le classi verranno di volta riaggregate per attività di laboratorio, permettendo percorsi più adatti alle caratteristiche individuali.


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