Salute

più donazioni,ovvero più chance per la ricerca

sotto la lente Associazione italiana sclerosi multipla

di Redazione

Un tasso di crescita che nell’ultimo triennio si è attestato al 10,43%. È quanto emerge dall’ultimo bilancio sociale Aism – Associazione italiana sclerosi multipla che, per la parte economica, offre il report delle attività di Aism e Fism, la fondazione che si occupa di finanziare la ricerca sulla Sm. In esso si ritrova un rendiconto preciso e puntuale che è anche uno strumento di monitoraggio e lavoro per la stessa associazione e non solo un mezzo di comunicazione. Nel bilancio sociale la dimensione economica vede aggregati i dati Aism e Fism: «associazione e fondazione costituiscono una medesima e unitaria struttura pur avendo una personalità giuridica ben distinta», spiega Antonella Moretti direttore operativo Aism. Inoltre ci sono i dati relativi ad Aism servizi e Casa vacanze di Lucignano.
L’Aism ha una notevole autonomia dagli enti pubblici, perché, spiega Moretti, «il grosso dei finanziamenti pubblici (il 17% delle entrate), è rappresentato dalle quote che ci vengono riconosciute dalle due Regioni – Liguria e Veneto – in cui lavoriamo come ente accreditato per tutto il servizio di riabilitazione in convenzione. Il restante 7% nasce da progetti». In pratica, continua il direttore operativo, «abbiamo oltre il 90% di indipendenza per tutto ciò che riguarda il nostro funzionamento o il potenziamento dei nostri servizi, gli euro che arrivano dagli enti pubblici sono frutto di un lavoro svolto in convenzione».
Un dato interessante sul fronte della raccolta fondi è rappresentato dai lasciti testamentari che negli ultimi tre anni hanno avuto un trend in costante crescita. «Per le nostre consorelle estere i lasciti erano un voce importante. Quindi, dalla metà degli anni 90 abbiamo iniziato a fare campagne e abbiamo lavorato con i notai per fare opera di informazione perché abbiamo scoperto che c’era molto da spiegare e il risultato ora c’è», osserva Moretti.
In crescita anche gli investimenti per la ricerca scientifica, passati dal 9% del 2005 al 14% del 2007. «Il primo obiettivo è aumentare gli stanziamenti del bando annuale per la ricerca, passato già da un milione a un milione e mezzo di euro. L’anno scorso per incrementare la ricerca scientifica abbiamo anche introdotto due programmi innovativi. E nel 2008 l’obiettivo è aumentare ancora». E i fondi del 5 per mille? «Sono ancora virtuali, quando finalmente arriveranno potremo fare più ricerca», conclude. Importante anche la voce risorse umane: oltre 500 i giovani in servizio civile e quasi 200 i collaboratori dell’area sanitaria e sociale, mentre i quasi 7mila volontari diventano 10mila in occasione delle iniziative di raccolta fondi nelle piazze.

Cosa fa VITA?

Da 30 anni VITA è la testata di riferimento dell’innovazione sociale, dell’attivismo civico e del Terzo settore. Siamo un’impresa sociale senza scopo di lucro: raccontiamo storie, promuoviamo campagne, interpelliamo le imprese, la politica e le istituzioni per promuovere i valori dell’interesse generale e del bene comune. Se riusciamo a farlo è  grazie a chi decide di sostenerci.