Salute

Più di 2 milioni le donne italiane con disturbi alimentari

L'anoressia è aumentata del 30 per cento negli ultimi quattro anni

di Gabriella Meroni

C’è tutto un mondo sommerso che vive in silenzio la lotta contro il proprio peso e la propria ”fame” di affetti negati e quindi di cibo. Sarebbero 2,2 milioni le giovani italiane che soffrono di disturbi alimentari. Secondo una ricerca del Cidap (il centro italiano disturbi alimentari psicogeni), anche se i dati ufficiali parlano di 150 mila ragazze con problemi di bulimia (60 mila) e anoressia (80 mila). Solo il 10% di loro chiederà aiuto, ed in ogni caso lo farà dopo molto tempo dall’esordio della malattia. In media infatti passano 3-4 anni negando il problema, un altro parlando del disturbo e ancora 12 mesi prima di rivolgersi ad un medico. A ciò si aggiungono nuove forme di nevrosi alimentari sempre più subdole. Una nuova tendenza che ha avuto un’impennata (+ 30%) tra le adolescenti negli ultimi 4 anni è infatti il vomitare i pasti per mantenere il ”peso ideale”. Niente più abbuffate tipiche della bulimia quindi, ne’ la magrezza esagerata delle anoressiche, ma un sottile meccanismo che spinge a mangiare regolarmente cose sane davanti ai genitori per poi rigettare il tutto chiuse nel bagno pochi minuti dopo, per non superare i chili prefissati. Queste pazienti possono andare avanti anche per sei o sette anni prima di essere scoperte, e a tradirle sarà proprio il loro fisico debilitato.


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