Non profit

Più dai per la ricerca

Grande soddisfazione al comitato editoriale di Vita per la legge sulla deducibilità. Che però è perfettibile. Con un piccolo emendamento...

di Benedetta Verrini

Dopo aver raggiunto il traguardo della +Dai -Versi non ci si può fermare. Anzi, è il momento di rimboccarsi le maniche e perfezionarla ulteriormente. è questo il messaggio uscito dalla festa-riunione del comitato editoriale di Vita che il 30 marzo scorso ha visto intervenire all?università Bocconi di Milano tutti i protagonisti della campagna, politici, esperti e tantissimi operatori del mondo del non profit. Oltre all?intervento del ?padrone di casa?, Giorgio Fiorentini, che ha indicato nella nuova legge sulla deducibilità delle donazioni il nuovo orizzonte di sviluppo della welfare society, il pubblico intervenuto ha potuto seguire la ricostruzione di questi lunghi mesi di campagna. Il tortuoso percorso parlamentare è stato riassunto dall?intervento del relatore Giorgio Jannone, di Forza Italia, che ne ha testimoniato la natura bipartisan e lo spirito di condivisione vissuto con l?altro relatore originario, il diessino Giorgio Benvenuto. Edoardo Patriarca, portavoce del Forum del terzo settore ha invece espresso soddisfazione per la riuscita di una campagna che esprime la forza propositiva e la vitalità di tutte le realtà del terzo settore italiano, ricordando, nell?agenda futura, anche un nuovo impegno per il varo della legge sull?impresa sociale. Ma dal momento che la +Dai – Versi è nata soprattutto come uno strumento operativo di sviluppo e crescita delle organizzazioni non profit, seguitissimo è stato il contributo di analisi offerto dall?avvocato Salvo Pettinato, componente dell?Agenzia del non profit ed ?estensore materiale? della prima bozza della legge. Nel dibattito che è seguito con la platea, è emersa una particolare debolezza che potrebbe essere facilmente sanata durante la conversione del decreto legge al Senato. Alcuni rappresentanti del non profit, come Telethon e Airc, hanno infatti sottolineato una certa preoccupazione sulla seconda parte del decreto, in quanto ha ?rimaneggiato? la posizione degli enti di ricerca scientifica e gli stessi vantaggi fiscali ad essi attribuiti. Ora, infatti, la legge +Dai -Versi introduce (al comma 7 dell?art.14) la deducibilità sulle donazioni che le aziende faranno agli «enti di ricerca vigilati dal ministero dell?Istruzione, dell?università e della ricerca». Una dizione oscura, che apre a tante possibili interpretazioni operative e a rischi di ?discriminazione?. Per questo, in vista della scadenza del termine per gli emendamenti al decreto-competitività, che il Senato ha fissato per l?11 aprile, le realtà della ricerca scientifica chiedono un ulteriore passo ?illuminato?: «L?abro-gazione», propone Angelo Maramai, direttore scientifico di Telethon, «del comma 7, punto b, dell?articolo 14, laddove esso sopprime le parole ?o finalità di ricerca scientifica?». Questo dovrebbe essere formulato nel seguente modo: «b) all?art. 100, comma 2, lettera c) è sostituito dalla seguente: ?le erogazioni liberali a favore di università, fondazioni universitarie di cui all?articolo 59, comma 3, della legge 23 dicembre 2000, n. 388, e di istituzioni universitarie pubbliche, degli enti di ricerca pubblici, ovvero degli enti di ricerca vigilati dal ministero dell?Istruzione, dell?università e della ricerca, ivi compresi l?Istituto superiore di sanità e l?Istituto superiore per la prevenzione e la sicurezza del lavoro, nonchè degli enti parco regionali e nazionali».

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