Non profit

Più Dai, Meno Versi. Commenti e interpretazioni

Sui giornali si comincia a discutere (e analizzare) la Più Dai, Meno Versi. Non sempre con cognizione di causa

di Ettore Colombo

La Più Dai, Meno Versi è talmente diventata legge dello Stato che fioccano, sui giornali, non solo i commenti e i riconoscimenti politici ma anche le ?interpretazioni autentiche? della legge medesima. Per lo più serie e pacate, tranne qualche eccezione. Quella dell?Espresso ultimo scorso, ad esempio, che titola una pagina intera dedicata all?argomento sotto il titolo ?beneficenza boomerang?. Svolgimento: ?Se l?ente che riceve i fondi non è in regola con la legge, sarà il cittadino donatore a essere punito?. Poi l?affondo finale: ?Insieme al limite della deduzione fiscale cresce in maniera impressionante anche il rischio di vedersi puniti per una violazione non commessa in quanto, se mai, attribuibile all?ente che ha beneficiato della donazione?. Sòrbole, vien da dire, qui si è fatto il diavolo a quattro per una legge bidone. Truffaldina nei confronti del contribuente e dello Stato. Basta tuttavia consultare qualche esperto per alzare il velo sul presunto scoop dell?Espresso. La questione riguarda la responsabilità ?solidale? nel caso in cui la deduzione sia stata effettuata indebitamente per la carenza di requisiti del soggetto beneficiario, ?eventualità che si configura quando sia riscontrata l?insussistenza dei caratteri solidaristici e sociali dichiarati nelle comunicazioni rivolte al pubblico oppure rappresentate ai soggetti erogatori delle liberalità?, scrive in una pagina di commento alla legge intitolata ?Super sconto sulle donazioni? Il Sole 24 ore. Il comma 5 dell?articolo 14 del dl 35/2005 (quello sulla competitività) dispone che la Onlus o l?associazione di promozione sociale che ha ricevuto la liberalità ?è obbligata, con i suoi amministratori, in solido con i soggetti erogatori per gli obblighi tributari?. Tradotto, vuol dire che il soggetto beneficiante deve restituire l?importo dedotto ma la ?punizione? tributaria va condivisa dall?ente beneficiario, che deve contribuire in larga misura a risarcire il fisco del mancato incasso di una tassazione di cui si è appropriato indebitamente e ingannando l?ignaro cittadino. Insomma, nessuna punizione suppletiva e ingiusta per chi dona è contemplata. Certo, anche l?inserto settimanale di Avvenire ?non profit? ? la cui copertina dell?ultimo numero era tutta dedicata alla Più Dai, Meno Versi (titolo indicativo: ?Nuova stagione per le donazioni?) ? indica in questo un ?aspetto delicato sul quale occorrerà che il legislatore ponga provvedimenti unitariamente all?Agenzia di settore in quanto la raccolta fondi è nei fatti un?attività a interesse sociale che tocca una serie di problematiche d?urgenza nel nostro Paese? ma tale sottolineatura non sminuisce certo l?importanza della svolta concepita con l?approvazione della norma. Che, scrive sul Riformista il presidente della Fondazione per la Sussidiarietà Giorgio Vittadini, giustamente orgoglioso di aver appoggiato e sponsorizzato tale battaglia, ?apre la strada al welfare del futuro?. ?Ci troviamo davanti a una rivoluzione copernicana?, afferma Vittadini, ?sia perché si allargano le possibilità della sussidiarietà fiscale sia perché viene riconosciuta la funzione di pubblica utilità svolta da soggetti privati senza fini di lucro che aprirà le porte allo sviluppo di un reale welfare mix?. Sulla stessa lunghezza d?onda il concetto espresso dal Sole 24 ore in un editoriale non firmato che rimedia alle punture di spillo inferte alla Più Dai, Meno Versi nel corso della sua lunga gestazione (dovette scendere in campo lo stesso vFollini a difendere la bontà delle legge, su quelle colonne). S?intitola ?Onlus, una fiducia da costruire?, l?articolo, e pur rimarcando la necessità di ?controlli severi ed efficaci perché il rischio di abusi esiste?, parla di ?svolta significativa? per l?intero settore ?perché segna il riconoscimento da parte dello Stato del ruolo sussidiario che svolgono le Onlus? (oltre che apprezzarlo perché ?può contribuire in maniera anche non irrilevante ad abbassare la pressione fiscale?). Commenti autorevoli e improntati alla promozione a pieni voti della legge, dunque. Una bella soddisfazione per chi, come Vita, quella legge l?ha ?promossa? sin dall?inizio.


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