Cultura

Più che etnico, unico

di Ali Shaheed Muhammad, Goodfellas.

di Enrico Barbieri

Il nome dell?artista – nientemeno che Ali Shaheed Muhammad – e la copertina esageratamente orientaleggiante del cd potrebbero portare fuori strada: Shaheedullah and Stereotypes ha l?aria del raro reperto etnico, ed è invece cosa ben più complessa.
L?album segna infatti il sorprendente debutto da solista di Ali, che negli anni 90 già aveva inciso profondamente nella storia dell?hip-hop con la mitica formazione A Tribe Called Quest.
Alla presentazione di ispirazione orientale (e vagamente battagliera) risponde un disco davvero conciliatore. Da principio Ali dà il benvenuto con gli arabeschi di un canto islamico, poi cambia subito ambiente e propone un delicato abbraccio musicale tra Occidente e Oriente, al suono di sitar, chitarre, basi ritmiche, pianoforti e voci. Questo fertilissimo intreccio di ritmi e melodie genera una serie di pezzi caldi e rende vivi e pulsanti gli interventi alla consolle di Ali, che per l?occasione (e con ottimi risultati) si cimenta anche col canto.

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