Il nome dell?artista – nientemeno che Ali Shaheed Muhammad – e la copertina esageratamente orientaleggiante del cd potrebbero portare fuori strada: Shaheedullah and Stereotypes ha l?aria del raro reperto etnico, ed è invece cosa ben più complessa.
L?album segna infatti il sorprendente debutto da solista di Ali, che negli anni 90 già aveva inciso profondamente nella storia dell?hip-hop con la mitica formazione A Tribe Called Quest.
Alla presentazione di ispirazione orientale (e vagamente battagliera) risponde un disco davvero conciliatore. Da principio Ali dà il benvenuto con gli arabeschi di un canto islamico, poi cambia subito ambiente e propone un delicato abbraccio musicale tra Occidente e Oriente, al suono di sitar, chitarre, basi ritmiche, pianoforti e voci. Questo fertilissimo intreccio di ritmi e melodie genera una serie di pezzi caldi e rende vivi e pulsanti gli interventi alla consolle di Ali, che per l?occasione (e con ottimi risultati) si cimenta anche col canto.
17 centesimi al giorno sono troppi?
Poco più di un euro a settimana, un caffè al bar o forse meno. 60 euro l’anno per tutti i contenuti di VITA, gli articoli online senza pubblicità, i magazine, le newsletter, i podcast, le infografiche e i libri digitali. Ma soprattutto per aiutarci a raccontare il sociale con sempre maggiore forza e incisività.