Sostenibilità

Più breve e low cost, ecco la vacanza nell’era della grande crisi

gli italiani in partenza

di Redazione

Permanenze “lampo”, attenzione alle offerte migliori, rinuncia
ai lussi, scelta di periodi meno costosi. Ecco le strategie messe
in campo dal popolo dei vacanzieri per non rinunciare alle ferieBrevi, ma pur sempre vacanze. I dati Istat parlano chiaro: per fronteggiare la crisi gli italiani quest’anno si accontenteranno di pochi giorni di villeggiatura, ma non rinunceranno a fare la valigia. In netto aumento risultano, infatti, i pernottamenti per periodi ridotti rispetto l’estate scorsa. Uno degli effetti di una crisi che pesa sulle tasche, ma a quanto pare non sul morale dei nostri connazionali: sei italiani su dieci sostengono che il momento di difficoltà attuale non avrà effetti sulle loro vacanze. Secondo la ricerca dell’Osservatorio Europcar-Doxa sugli «Stili di vacanza degli italiani durante la crisi» pochi sembrano intenzionati a rinunciare a una fuga più o meno lunga dalle città durante i mesi estivi, anche se oltre un terzo degli intervistati ha deciso di non lasciarsi sfuggire le offerte low cost. E, sempre per risparmiare, è boom di prenotazioni su Internet. Lo scorso anno affermavano che non sarebbero partiti il 46% degli italiani, quest’anno il 51%. Percentuale che non sale di molto, malgrado il periodo di forte depressione.
D’altra parte la sensazione, confermata dal 31% degli italiani, è che oggi ci sia una tendenza da parte degli operatori del settore a realizzare proposte a prezzi stracciati e pacchetti tutto compreso per invogliare la gente a partire. Nella hit parade dei sistemi adottati per risparmiare figurano, tutti indicati da più di 7 italiani su dieci, sei o sette “trucchetti”. Spazio innanzitutto alle cosiddette “vacanze senza fronzoli” che mettono al bando i ristoranti di lusso (89,8%) e le località alla moda, preferendo le destinazioni meno turistiche (85%). Tanti cercheranno di partire a giugno o a settembre (84,5%), quando i prezzi sono più bassi, o visiteranno un Paese straniero con il cambio favorevole (76,8%). Non manca chi cercherà di farsi ospitare da un amico o sfrutterà una casa di famiglia (71,8%), utilizzando voli low cost (74,1%) e prenotando su Internet con molto anticipo (71,7%). Tra le cose cui proprio non si vuole rinunciare, spicca al primo posto il piacere di andare a cena fuori (44,4%), magari scegliendo locali semplici, osterie o trattorie, segue la comodità di un albergo tre stelle (28,5%), il piacere di una puntata in discoteca la sera (21,3%) e la praticità di noleggiare un’automobile (21,2%).
Tra le destinazioni vanno forte le località di montagna e collina, mentre il mare è più costoso e quindi un po’ in ribasso, anche se resta sempre la prima destinazione per il 69% degli italiani. In calo anche le vacanze nelle città d’arte (5,5%, rispetto all’8,2% del 2008). In ogni caso, si tende a restare in Italia (scelta dal 71% dei vacanzieri contro il 68% dello scorso anno) con una preferenza per la Puglia, bella ed economica, che con il 13,5% delle scelte sale al primo posto fra le destinazioni programmate.
Si sceglie poi sempre più spesso di soggiornare negli agriturismo, una tendenza favorita in Italia dalle molteplici opportunità dell’offerta turistica territoriale. Secondo Terranostra – Coldiretti «l’agriturismo si conferma anche quest’anno una delle mete preferite dagli italiani per trascorrere le vacanze in tutta tranquillità e a diretto contatto con la natura con un fatturato che supererà nel 2009 il valore di un miliardo raggiunto nel 2008. Ad affollare gli oltre 18mila agriturismi durante le vacanze saranno, nel pieno rispetto delle tradizioni, soprattutto i gruppi familiari, ma in misura sempre più crescente anche molte comitive di giovani anche perché la scelta della vacanza verde ultimamente avviene soprattutto attraverso Internet, con il passaparola informatico, ma anche grazie alla disponibilità di siti dove è possibile individuare il posto della vacanza sulla base delle proprie esigenze anche di carattere economico».


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