Mondo

Pistelli invita la Ue a chiedere all’Eritrea il rispetto delle missioni umanitarie

"Che pensa di fare l'esecutivo Barroso per difendere l'attività delle ong, esplulse da una legge aberrante, che richiede stretti requisiti per svolgere le missioni umanitarie?", chiede Pistelli

di Paolo Manzo

“Quali garanzie esige la Commissione europea dal Governo eritreo perché la pioggia di fondi elargiti ogni anno, venga effettivamente spesa per il miglioramento delle condizioni di vita della popolazione dell’Eritrea? Cosa pensa di fare l’esecutivo Barroso per difendere l’attività delle ong sul campo, esplulse da una legge aberrante, che richiede stretti requisiti per poter svolgere le missioni umanitarie?” Sono alcuni degli interrogativi che l’On. Lapo Pistelli (Alde), capodelegazione della Margherita al Parlamento europeo, ha inviato oggi alla Commissione europea in un’interrogazione scritta, preoccupato della grave situazione che si è venuta a creare in Eritrea, dove una legge del 2005 controlla e di fatto censura il lavoro di migliaia di ong sia locali, sia internazionali. Molte di queste associazioni non hanno potuto continuare a svolgere il loro lavoro e i membri sono stati espulsi da un Paese dove ormai libertà di stampa, d’opinione, di religione, di associazione sono violate ogni giorno, come testimoniano i rapporti di Amnesty International e Human Rights Watch. Lapo Pistelli, capo delegazione della Margherita al Parlamento europeo invita la Commissione europea a chiedere al governo eritreo il rispetto delle missioni umanitarie “Il Governo Eritreo ha sottoscritto l’Accordo di Cotonou con l’Unione europea, nel cui preambolo si fa riferimento all’impegno dei firmatari nel creare un clima favorevole allo sviluppo del settore privato e della società civile e a facilitarne l’operatività. Ma la realtà è ben lontana dai sogni di Cotonou. La Commissione europea può e deve intervenire in Eritrea, sia nei rapporti bilaterali e multilaterali sia grazie alla sua posizione di primo donatore del Paese, a cui sono andati quest’anno 29 milioni di euro”.


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