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Pisapia: occorrono pene davvero rieducative
Per il presidente della commissione incaricata di dare un nuovo assetto al Codice penale "i programmi di Unione e Cdl convergono sulla priorità di aggiornare il Codice Rocco"
di Paolo Manzo
”Tutti si sono ormai resi conto che il Codice Rocco va aggiornato perche’, da un lato, appare feroce, irrogando pene pesantissime, dall’altro, si e’ dimostrato sempre piu’ inefficace dal punto di vista della prevenzione e della funzione rieducativa. Il programma dell’Unione e quello della Casa delle liberta’ sostanzialmente convergono su questa priorita”’. Lo ha dichiarato Giuliano Pisapia, presidente della commissione ministeriale incaricata di dare un nuovo assetto al Codice penale, in un’intervista a ‘Il Sole 24 Ore’. ””Sulla revisione del diritto penale – ha aggiunto Pisapia – il dialogo non solo e’ possibile ma e’ doveroso. Inoltre, per tutta una serie di reati, che non destano allarme sociale, il carcere deve rappresentare l’extrema ratio; mentre le cosiddette misure alternative vanno trasformate in sanzioni principali, che il giudice di merito potra’ disporre in prima battuta”. ”Del resto – ha osservato il presidente della commissione ministeriale – ridurre la popolazione carceraria e’ l’unica strada per consentire all’organizzazione penitenziaria di svolgere quell’attivita’ di reinserimento sociale che la Costituzione assegna”.
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