Rigenerazione urbana
Pioltello, il quartiere Satellite mostra la sua gemma: il progetto di housing sociale
A Pioltello, Comune della città metropolitana di Milano, ha preso forma il progetto pilota che ha portato a nuova vita 34 appartamenti del condominio Cimarosa 1 del quartiere Satellite. Un percorso avviato nel 2016 con un accordo tra l'amministrazione comunale, la prefettura e Intesa Sanpaolo. Un modello replicabile altrove
di Redazione

Presentato oggi alla prefettura di Milano il progetto di rigenerazione urbana e housing sociale del quartiere Satellite a Pioltello, Comune della cintura metropolitana di Milano, grazie al contributo di Intesa Sanpaolo. Risale al 2016 il protocollo d’intesa con cui fu compiuto il primo, grande passo avanti per il risanamento di quel quartiere: a sottoscriverlo furono la prefettura, il Comune di Pioltello e Intesa Sanpaolo, gli stessi protagonisti che hanno proseguito insieme il cammino. Su quel solco si è arrivati al 2020, quando è stato fatto un altro, fondamentale passaggio che si è posto sulla scia della direttrice delineata nel quadriennio precedente.

L’obiettivo dell’accordo interistituzionale è stato principalmente quello di realizzare un progetto pilota di housing sociale, improntato a un modello di partnership pubblico-privato con la partecipazione strategica del primo gruppo bancario italiano, che si è occupato della riqualificazione delle parti comuni e della ristrutturazione di 34 appartamenti (su un totale di 209) del condominio “Cimarosa 1” e della loro ricollocazione a prezzi calmierati, favorendo così la rigenerazione del contesto urbano e il diritto all’abitare con un impatto sociale qualificante per il quartiere e la comunità. Sono stati, così, restituiti al territorio e alla comunità spazi finalmente vivibili e fruibili dai cittadini, nonché servizi più efficaci ed efficienti, per un complessivo maggior valore di 2,5 milioni di euro.

«Questo progetto di housing sociale rappresenta un modello ambizioso ed efficace di collaborazione tra soggetti pubblici e un operatore privato qual è Intesa Sanpaolo, in piena coerenza con la missione sociale del gruppo guidato dal Ceo, Carlo Messina», sottolinea Pierluigi Monceri, direttore regionale di Milano, Monza e Brianza dell’istituto di credito. «L’azione congiunta con il tribunale, la prefettura e il Comune di Pioltello ha generato un impatto positivo sul quartiere e sulla comunità che lo abita. Il nostro contribuito ha generato valore economico e sociale per il territorio, offrendo abitazioni risanate a costi accessibili. È un esempio concreto dell’impegno del Gruppo Intesa Sanpaolo verso le fasce più fragili, con l’auspicio che possa essere replicato in altre città».

Per il Comune di Pioltello ne è derivato un modello virtuoso, esempio di buona prassi, dove la sinergia tra pubblico e privato è riuscita a superare ostacoli, a volte quasi paralizzanti rispetto alle possibilità dell’azione e del ruolo di un ente pubblico, e a vincere una sfida davvero importante. Il sindaco Ivonne Cosciotti ha evidenziato «l’efficacia della collaborazione: quando la periferia è privata, ogni azione va misurata con quanto previsto dalla legge».
Il prefetto di Milano, Claudio Sgaraglia, ha voluto sottolineare il ruolo della prefettura per la sicurezza e gli sgomberi, definendolo «fondamentale per un progetto che restituisce alla cittadinanza e al territorio un modello ambizioso, iniziato nel 2016 e proseguito con il sostegno di Intesa Sanpaolo».

Nessuno ti regala niente, noi sì
Hai letto questo articolo liberamente, senza essere bloccato dopo le prime righe. Ti è piaciuto? L’hai trovato interessante e utile? Gli articoli online di VITA sono in larga parte accessibili gratuitamente. Ci teniamo sia così per sempre, perché l’informazione è un diritto di tutti. E possiamo farlo grazie al supporto di chi si abbona.