Cultura

Pil addio, ecco i 134 punti del Bes

L'Istat ha scelto le voci da considerare per valutare il benessere: molto peso al volontariato

di Sara De Carli

Pil addio. Il benessere dell’Italia si misurerà da oggi in un altro modo. Cioè con 134 indicatori, raccolti in 12 aree tematiche (l’elenco completo sul sito dedicato, collegato all’Istat). Ci hanno lavorato un anno e mezzo, ma ora i super-esperti del “Comitato di indirizzo sulla misura del progresso della società italiana”, composto da rappresentanze delle parti sociali e della società civile, ha comunicato quali sono le voci da considerare per misurare il nostro benessere.

A dicembre 2012 arriverà il primo Rapporto sul benessere equo e sostenibile (Bes) in Italia targato Cnel-Istat. L’obiettivo, in analogia a quanto sta avvenendo in altri paesi, è stato quello di sviluppare un approccio multidimensionale e condiviso basato sul concetto di “benessere equo e sostenibile” (Bes), ovvero un nuovo modo per leggere la realtà affiancando alle misure economiche una serie di indicatori non economici fondamentale anche nella progettazione delle politiche pubbliche.

 

Gli indicatori

Sotto la lente l’aspetto economico ci sarà ancora (reddito medio, qulità dell’abitazione, rischio di povertà relativa) ma entreranno anche la frequenza della scuola dell’infanzia, la qualità delle acque costiere, l’asimmetria del lavoro famigliare tra uomo e donna, il volume pro capite di acqua potabile erogata, gli amici, le ore passate a giocare con i figli, il consumo di frutta e verdura, i furti subiti, la lunghezza delle liste d’attesa, il tasso di abusivismo, il tempo passato in coda in auto, la disponibilità di verde urbano.

 

Relazioni sociali

Un capitolo dei dodici è dedicato alle relazioni sociali, come focus decisivo per definire il benessere. Vi rientrano undici voci: indicatore sintetico di partecipazione sociale; fiducia generalizzata: quota di persone di 14 anni e più che ritiene che gran parte della gente sia degna di fiducia; organizzazioni non profit ogni 10mila abitanti; cooperative sociali ogni 10mila abitanti; quota di persone di 14 anni e più che hanno svolto attività gratuita per associazioni o gruppi di volontariato; quota di persone di 14 anni e più che nelle ultime quattro settimane hanno fornito aiuti gratuiti a persone (parenti e non) non conviventi; finanziamento alle associazioni; soddisfazione per le relazioni famigliari; soddisfazione per le relazioni amicali; persone si cui contare: quota di persone di 14 anni e più che hanno parenti, amici, vicini su cui contare; attività ludiche dei bambini da 3 a 10 anni svolte con i genitori.


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