Economia

Piemonte: va in scena l’assemblea di Federsolidariet

Nella regione sono 366 le coop sociali dell'associazione. 13 mila i soci e 14 mila gli occupati

di Redazione

Confcooperative Piemonte, associazione di rappresentanza delle imprese cooperative piemontesi, è nel pieno della stagione assembleare, che prevede l?elezione degli organi sociali delle Unioni provinciali, interprovinciali e dell?Unione regionale, che convocherà la propria assemblea il18 marzo a Torino, presso il centro congressi del Lingotto.

Assemblee non elettive, ma programmatiche, e preparatorie dell?assemblea regionale del 18, anche per i diversi settori delle cooperative piemontesi, riuniti in Federazioni regionali.

Stamane si è tenuta a Torino l?assemblea di Federsolidarietà Piemonte, che raggruppa le cooperative sociali di Confcooperative.

?Rappresentiamo 366 cooperative sociali nella nostra regione – ha affermato Elide Tisi, presidente di Federsolidarietà Piemonte ? il 31 per cento del totale. Anche il dato relativo all?occupazione è interessante: 13.930 soci e oltre 14.000 occupati, di cui il 60 per cento sono donne. Il valore della produzione ammonta a oltre 357 milioni di euro. Il settore sociale, che si occupa di inserimento lavorativo di persone svantaggiate, di assistenza, di educazione, è dunque un soggetto economico significativo che interagisce con le istituzioni e insieme a beni e servizi produce pensiero e innovazione?.

Tisi ha inoltre ricordato la lotta di Confcooperative nei confronti della cattiva cooperazione e del dumping sociale, aspetti che rischiano di ledere l?immagine della cooperazione tutta, strumento indiscusso di economia sociale e promozione umana.

Presenti all?assemblea un fitto numero di cooperatori. Il presidente regionale di Confcooperative Giovenale Gerbaudo ha evidenziato l?importanza per la cooperazione di partecipare attivamente a una nuova stagione, in cui essa continui a promuovere lo sviluppo di progettualità concertate sul territorio piemontese, per rafforzare quei processi di democrazia economica così necessari per il nostro paese.

L?assessore regionale alla Sanità Eleonora Artesio, che ha partecipato ai lavori, ha illustrato le linee di principio e i contenuti del nuovo piano socio sanitario regionale, con cui, spiega Artesio, si vuole avere l?ambizione di misurare l?impatto salute di ciascuna politica, aspetto fondamentale per i cittadini, per i quali il piano prevede la centralità della dimensione territoriale per una autorganizzazione dei servizi, da progettare anche insieme alla cooperazione sociale.

Federsolidarietà ritiene di avere dato un contributo significativo al Piano e di volere continuare a discutere con le istituzioni regionali i diversi provvedimenti che avranno riflessi diretti sulle cooperative, tra i quali quelli relativi ai servizi della prima infanzia e le dipendenze, e inoltre evidenzia la necessità di una rilettura della legge regionale 18 sulla cooperazione sociale alla luce dei nuovi bisogni sociali emergenti.


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