Famiglia

Piemonte: pari opportunità per le donne

Pari opportunità di lavoro per le donne grazie a Fondazione Adecco

di Chiara Vaccari

TORINO ? Nel pomeriggio di giovedì 11 luglio, presso la Sala Torino dell?Unione Industriale, si è tenuto a Torino il convegno ?Politiche delle Pari Opportunità attraverso il Lavoro Temporaneo?, organizzato dalla Fondazione Adecco per le Pari Opportunità. Dopo i saluti di benvenuto di Anna Bogatto, direttore operativo di Adecco Piemonte, Liguria e Valle d?Aosta, Claudio Soldà, direttore operativo Fondazione Adecco ha presentato spirito e iniziative dell?ente. Adecco è il più grande gruppo mondiale specializzato in gestione delle Risorse Umane e Lavoro Temporaneo, e per tale motivo vanta una profonda conoscenza del mondo del lavoro: conta su 5.000 filiali in tutto il mondo, è presente in 61 Paesi, dà lavoro a 600.000 lavoratori, ed ha un portafoglio di 300.000 aziende clienti. Dal 1997 in Italia, offre lavoro attraverso la sua rete capillare di 500 filiali, a più di 30.000 persone impiegate in circa 15.000 aziende clienti. La Fondazione Adecco per le Pari Opportunità, ente no profit e O.N.L.U.S., è nata nell?aprile 2001, e segue la spagnola ?Fundaciòn Adecco para la Integraciòn Laboral?, costituita nel 1997. Si pone l?obiettivo dell?inserimento e del reinserimento nel mercato di: persone disabili; disoccupati over 40 e di lunga durata, donne con carichi di famiglia ed ex atleti. Sviluppa così azioni mirate per la qualificazione e riqualificazione, organizzando corsi, giornate, conferenze e attività di orientamento, concedendo aiuti economici e sussidi ad istituzioni ed enti che perseguono tali obiettivi, promuovendo progetti di inserimento, ed inoltre studi e ricerche relative alle problematiche lavorative inerenti. Le attività sono svolte in collaborazione con associazioni e federazioni di riferimento, altre fondazioni, enti pubblici, enti di formazione e la stessa Adecco. Ad un anno dalla nascita ha inserito e ricollocato oltre 176 ex atleti, 518 persone disabili, 16.560 over 40 e 1.209 donne con carichi di famiglia. ?Il lavoro temporaneo garantisce la possibilità di un primo o secondo inserimento nel mondo del lavoro ? commenta Luisa Adani, giornalista del Corriere del Lavoro, moderatrice dell?incontro ? Il mondo del lavoro cambia, si sta passando dal lavoro come diritto, al lavoro come progetto. L?individuo deve farsi carico della propria professionalità, ognuno deve divenire imprenditore di se stesso e stare al passo col mercato. Il lavoro interinale è utile nel percorso formativo e per abbattere i pregiudizi delle aziende. Le donne sono ancora fortemente discriminate, ma il lavoro temporaneo può fungere dal calmiere, le donne sviluppano capacità trasversali nella gestione della vita famigliare, manageriali.? ? La donna è la nuova protagonista del mondo del lavoro ? spiega Ferdinando Azzariti, professore all?Università Cà Foscari ? A differenza degli anni ?60 c?è stato un cambiamento di paradigma, con un riconoscimento forte della donna nel mercato del lavoro. Il modello imprenditoriale femminile si basa in particolare sulla flessibilità dei ruoli, sulle relazioni informali, più che su quelle gerarchiche.? ?Il modello maschile del lavoro risale all?epoca dell?industrializzazione ? ribadisce Roberto Romei, docente universitario di Diritto del Lavoro ? il Diritto del Lavoro si è solidificato intorno a ?il? lavoratore, mentre, soprattutto oggi, il tasso di differenziazione tra i lavoratori è molto elevato. Il lavoro interinale è approdato in Italia nel ?97, e rappresenta uno degli strumenti di flessibilità a disposizione del lavoratore; il ruolo delle agenzie è fondamentale in quanto hanno il polso del mercato.? Donna ed atleta, Diana Bianchedi, vice presidente CONI, ha concluso presentando i primi risultati e le aspettative del progetto Master 2000, frutto dell?accordo tra Gruppo Adecco e CONI per favorire l?integrazione professionale degli atleti che hanno concluso la propria attività agonistica. ?Nel mondo dello sport le differenze di genere sono meno evidenti, ci si allena allo stesso modo e per lo stesso tempo, s?impara a lavorare per obiettivi, in team, e a mettersi sempre in discussione? commenta Bianchedi. Fondazione Adecco realizza così percorsi specifici di formazione, motivazione, supporto psicologico, ed accompagnamento, l?obiettivo è di giungere per la fine dell?anno a 300 atleti inseriti.


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