Nella mattinata di sabato 9 febbraio a Cuneo, presso il centro congressi della Provincia, si è insediato l?organo che coordinerà nel cuneese le iniziative rivolte ai giovani, emblema dell?attenzione che la pubblica amministrazione locale sta riservando negli ultimi tempi alla questione sociale.
La Provincia erogherà contributi in merito alle proposte e i progetti che verranno presentati dall?organo consultivo, tenendo conto anche delle possibilità offerte dalla legge regionale n. 16 del 1995 sulle iniziative a favore dei giovani.
Si è così riunita la prima assemblea e si è eletto l?ufficio di presidenza; gli organi deputati a entrare nella consulta oltre a prevedere espresse finalità giovanili, devono essere composte in prevalenza da giovani di età compresa tra i 18 e i 35 anni. Le Consulte giovanili comunali e delle Comunità montane presenti in provincia sono una decina, mentre le associazioni giovanili segnalate dagli enti locali ammontano a 200.
Sono stati eletti membri dell?Ufficio di Presidenza : Emiliano Cardia (Consulta Giovani della Comunità Montana Valli Po, Bronda e Infernotto); Andrea Mozzone (Consulta Giovani della Comunità Montana Valli Mongia, Cevetta e Langa Cebana); Chiara Gribaudo (Consulta Giovani del Comune di Cuneo); Andrea Borsoi (Consulta Giovani del Comune di Robilante); Michele Blangero (Consulta Giovani del Comune di Limone Piemonte); Alessandro Spedale (I love politica); Marco Bertorello (Sinistra Giovanile Cuneo); Federico Vacca (Movimento Giovanile Coltivatori Diretti); Marco Osella (Gruppo Giovani Caramagna Piemonte). La Consulta Provinciale degli Studenti ha delegato come proprio rappresentante Alberto Lessan. Il rappresentante della Provincia di Cuneo, Francesco Rocca, assessore provinciale alle politiche giovanili, assume il ruolo di Presidente dell?organo, mentre Riccardo Morello, responsabile del centro Informagiovani di Mondovì è il rappresentante del Coordinamento Provinciale Informagiovani. Rimane da nominare il designato dell?Associazione per gli insediamenti universitari in provincia di Cuneo.
Quale strumento per la concertazione della realtà giovanile, l?ente si rapporterà con le altre consulte presenti nel solo nel cuneese, promuovendo progetti per l?aggregazione e la partecipazione attiva dei giovani, combattendo il disagio.
Nel corso degli anni ?90 il peso dell?industria in provincia è ancora cresciuto, in linea con Bolzano, Brescia e Imperia. Il tasso di occupazione è del 43% a livello nazionale, del 47% a quello regionale, mentre nel cuneese è del 49%, ciò implica che la percentuale di disoccupazione è del 3.6% a livello provinciale contro il 9% di quello italiano. Ma anche se la provincia Granda non desta preoccupazione dal punto di vista occupazionale, trovano ancora più facilmente collocazione i diplomati della scuola dell?obbligo che gli universitari, obbligati ad emigrare verso la grande città, e c?è ancora troppo divario tra lavoro e formazione scolastica.
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