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Piemonte: approvati i LEA e 14 mln per servizi socio-assistenziali

Colpo di coda dell’amministrazione regionale a pochi giorni dalle elezioni

di Francesco Agresti

La Giunta regionale del Piemonte ha dato il via libera all?accordo per l?applicazione dei L.E.A (Livelli Essenziali di Assistenza) sottoscritto, con i rappresentanti degli enti locali con le forze del volontariato e del privato sociale.

L?attuale sistema delle strutture residenziali (residenze sanitarie assistenziali e residenze assistenziali flessibili) viene riarticolato in tre fasce d?intensità assistenziale (alta, media, bassa) e in due livelli di complessità delle prestazioni erogate (base e incremento).

I nuovi parametri assistenziali sono stati definiti in modo da determinare una progressione nell?intensità di assistenza, sia sociale che sanitaria. Aspetti innovativi del modello sono la flessibilità della risposta e il superamento della rigida ripartizione dell?utenza non autosufficiente in relazione alle tipologie strutturali RSA e RAF. Il modello tracciato intende consentire all?anziano assistito in una struttura con un progetto ad alta, media o bassa intensità assistenziale di poter ottenere nella medesima struttura, in caso di deterioramento del quadro di inabilità non tale di richiedere un intervento ospedaliero o riabilitativo specifico, una prestazione assistenziale adeguata all?evoluzione del suo bisogno.

Il nuovo modello di assistenza mira ad una nuova articolazione delle strutture residenziali calibrata in base ai bisogni delle persone assistite e non viceversa, evitando inutili e disagevoli spostamenti dei pazienti da una struttura all?altra nelle diverse fasi del percorso di salute.

Rispetto alla valutazione dei bisogni individuali e all?individuazione del percorso assistenziale, dal livello domiciliare a quello residenziale, viene ridefinita la configurazione dell?Unità di valutazione geriatrica, trasformandone il ruolo, le competenze e le responsabilità in funzione della valutazione della persona e della definizione del progetto individuale, che è lo strumento alla base del modello.

Sono state individuate nel modello le prestazioni che devono essere garantite a tutti gli utenti, quale livello essenziale nell?assistenza residenziale, sia quelle che il sistema sanitario deve garantire direttamente agli anziani in struttura, così come a tutti i cittadini, sia quelle che sono garantite nell?ambito dell?intervento residenziale, direttamente o tramite le strutture erogatrici e che concorrono a costituire la tariffa complessiva.
Le prestazioni vanno dall?assistenza medica, infermieristica e riabilitativa all?assistenza tutelare, di supporto psicologico, di animazione, oltre alle consuete prestazioni alberghiere di vitto e alloggio.

La nuova organizzazione dei servizi sancita nell?accordo rappresenta un altro importante passaggio di un percorso iniziato nel 2003, con il precedente Accordo, e che proseguirà nei prossimi anni, sempre nello spirito del confronto e della concertazione fra tutti gli Enti coinvolti, al fine di giungere entro il 2006 alla definizione del modello piemontese dell?integrazione socio – sanitaria.

Il nuovo modello di assistenza partirà quindi dal 1° maggio 2005, con carattere sperimentale per quanto attiene alla nuova articolazione degli inserimenti in strutture residenziali per la lungo assistenza, mentre la concertazione fra gli Enti continuerà per quanto attiene alle aree dell?assistenza psichiatrica, delle dipendenze e delle tutela materno – infantile.

A sostegno degli incrementi delle rette derivanti dall?applicazione del nuovo modello di assistenza residenziale – incrementi peraltro contenuti, per il prossimo anno, entro un limite massimo di tre euro e cinquanta al giorno per utente – la Regione Piemonte mette a disposizione un apposito Fondo con una dotazione finanziaria di 14 milioni di euro.

Tale somma verrà ripartita nei prossimi mesi ai Consorzi e agli Enti gestori socio-assistenziali per integrare gli eventuali incrementi di retta a carico degli utenti, tenendo conto del reddito di ciascuna persona assistita.
La Giunta regionale ha anche approvato la delibera che garantisce l?attuazione del principio della libera scelta da parte dell?utente della struttura in cui essere assistito; in pratica l?utente e la famiglia saranno informati dall?Asl e dagli Enti Gestori in merito alla rete delle strutture convenzionate, con caratteristiche tali da poter rispondere appropriatamente alle specifiche esigenze.

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