Cultura
Piemonte adotta simbolo di pace del Sermig
La facciata dellArsenale della Pace di Torino compare su cartelli pubblicitari che saranno posti sulla rete stradale regionale
È stato presentato il nuovo cartello pubblicitario che la Regione, in collaborazione con il Sermig, intende apporre sulla rete stradale ed autostradale piemontese. Sul cartello, del colore della Regione Piemonte, è disegnata a sinistra la facciata dell?Arsenale della Pace di Torino, sede del Sermig, con la scritta ?Sermig – Arsenale della Pace Torino? e ? a colori ? la bandiera della pace del Sermig. Sul lato destro, il logo della Regine Piemonte e la scritta ?Regione della pace?.
Il cartello verrà apposto nei sette principali punti di accesso alla Regione, autostradali e non, oltre che all?aeroporto di Caselle e nelle stazioni ferroviarie principali. L?iniziativa, denominata ?Regione della pace?, è stata presentata ai giornalisti dalla presidente della Regione Mercedes Bresso come la naturale prosecuzione di una collaborazione con il Sermig che dura già da tempo. ?L?importanza del Sermig ? ha spiegato la presidente – sta nel fatto che si è sempre occupato di chi è in difficoltà e ha sempre cercato di sollecitare al dialogo. Noi vogliamo dare loro una mano perché crediamo in quello che svolgono, che hanno svolto e che svolgeranno?.
Quanto alla scelta di apporre sul cartello anche la bandiera della pace, la presidente ha aggiunto: ?Questa bandiera, alla cui realizzazione ho contribuito quando ero alla Provincia di Torino, vogliamo che sia il simbolo dell?accoglienza per chi arriva in Piemonte. Per noi, mettere all?ingresso del Piemonte questo simbolo vuol dire che la nostra regione si considera Regione della Pace e la adotta come tema fondante della sua politica?.
Ernesto Olivero, intervenendo a sua volta, si è detto ?molto contento? ed ha raccontato l?incontro del Sermig con la pace: ?La pace ci è venuta incontro? d?istinto. Siamo sempre stati dalla parte della povera gente?. Ha poi spiegato l?origine della bandiera della pace del Sermig: ?La bandiera è stata un?idea dei giovani, che si sono detti: ?Abbiamo trasformato un Arsenale di guerra in un Arsenale di pace, perché non ci facciamo una bandiera??.
Il significato della bandiera ? ha aggiunto Olivero – è che vogliamo la pace su tutti gli Stati. E l?Italia è ai piedi della parola pace perché ci piacerebbe che anche qui ci fosse la pace. Vogliamo costruire un?Italia di pace o di guerra? Noi vogliamo tendere ad un bene comune; non vogliamo che si aumenti la polizia ? ha detto Olivero alludendo alle recenti discussioni sul tema sicurezza – ma vogliamo creare uno Stato di diritto. Non vogliamo costringerci a vivere nei ghetti?.
Ernesto Olivero ha commentato così l?avvenimento: ?Oggi per noi è una data che segnerà la nostra storia. Pensare che la nostra regione abbia deciso di chiamarsi ?Piemonte Regione della pace?, con il simbolo dell?Arsenale, il nostro nome e la nostra bandiera, è un grande impegno. Ma prima di tutto è un grande ringraziamento per quei tanti ragazzi che ci avevano chiesto di inventare una bandiera nuova della pace.Sentivano che dovevamo avere una bandiera, perché insieme a tanti avevamo trasformato per la prima volta nella storia un Arsenale di guerra in Arsenale di pace, un Arsenale dove una donna, un uomo può cambiar vita, dove il silenzio è il modo principale di dialogo – perché nel silenzio può emergere tutta la verità, tutta la commozione?.
?Questa data però ? continua il fondatore del Sermig – non è soltanto un ringraziamento, è come dicevo un impegno a fare meglio quello che i giovani si aspettano, un impegno a metterli in modo sempre più reale al primo posto, non solo in casa nostra ? questo lo facciamo già da tanto tempo ? ma anche di fronte al mondo. Per far capire al mondo che i giovani non sono il problema ma una grande opportunità. Con questa responsabilità che si è presa la Regione vogliamo far capire che i giovani devono diventare, se c?è saggezza negli adulti, patrimonio dell?umanità?.
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