Cultura

Piccoli lettori, grandi affari

I libri per i ragazzi sono il vero business editoriale. Un esercito di mini consumatori capace di condizionare anche gli acquisti degli adulti. Ecco le cifre, i gusti e le tendenze

di Daniela Romanello

Non c?è che dire, bambini e ragazzi sono veramente il futuro della società, o meglio delle società. Soprattutto di quelle quotate in Borsa. Sarà un discorso un po? cinico, ma basta osservare le strategie di marketing e pubblicitarie per comprendere come, oggi più che ieri, i giovani siano i veri interlocutori dei venditori e dei persuasori del consumo. Loro più degli adulti. Numerosi studi, addirittura, saggiano e calibrano quanto pesi la loro influenza sugli acquisti della famiglia e quanto sia, grazie a mance e mancette, il loro potenziale d?acquisto. Se qualcuno pensa che a questo influsso scampi almeno il mondo cosiddetto intellettuale, deve rassegnarsi a una delusione perché, anche in questo campo, i ragazzi sono la miniera d?oro delle aziende. La situazione viene fotografata dall?ormai tradizionale ?Rapporto annuale sulla letteratura per ragazzi in Italia? stilato da ?Il battello a vapore? e dal Comune di Verbania e presentato lo scorso fine settimana. Anche se vistosamente rallentata rispetto all?anno precedente (che aveva segnato un più 18,4 per cento), la crescita del settore nel 1998 ha toccato il 7 per cento di fronte ad un risicato incremento generale dell?1,4 per cento. Non solo: l?appetitosità del mercato ha richiamato nuovi editori, grandi e piccoli, che hanno contribuito ad affollare il settore, ad editare sempre più libri (nel 1998 le novità sono state 1998) qualche volta, però, a scapito della qualità, fatto questo sottolineato dai curatori del rapporto che hanno per l?appunto intitolato il capitolo dedicato ai nuovi editori ?piatto ricco mi ci ficco?. Cresce il mercato perché, pur a popolazione stazionaria, aumenta (71,4 per cento contro il 66,8 del ?95) il numero dei bambini tra i 5 e i 13 anni che dichiara di aver letto almeno un libro non scolastico e aumenta anche il numero di quelli che esprimono una loro autonoma capacità di scelta e di acquisto: sono il 36,6 per cento i giovani lettori a cui capita ?più spesso? di acquistare libri personalmente o, comunque, di indicare all?adulto quali titoli acquistargli, mentre già il 16,3 per cento provvede ad acquistarli direttamente. Cambia anche l?atteggiamento degli adulti che non riservano l?acquisto del libro per ragazzi soltanto per un regalo, ma lo inseriscono nella spesa abituale: il 69,4 per cento delle madri, infatti, ha dichiarato che l?acquisto dell?ultimo libro per il proprio figlio era avvenuto al di fuori di qualunque ricorrenza. Cosa facciano i padri, invece, non si sa: la Doxa, che ha condotto l?indagine, non li cita, ma speriamo che rimangano fuori solo dal sondaggio e non anche dalle librerie. Chi ci entra, come abbiamo visto, sono spesso i bambini e i ragazzi che in questi anni hanno trovato nelle librerie sempre maggior spazio riservato ai ?loro? libri e con sempre maggior attenzione: dalle seggioline per i più piccoli, agli angoli tematici, alla ?merenda? culturale in compagnia degli autori. Anche qui, l?Italia viaggia a due velocità: per il Nord e il Centro la realtà è questa, mentre nel Mezzogiorno è tutt?altra musica. Qualcosa si sta però muovendo a Roma, piazza finora latitante, grazie a due prossimi eventi: l?apertura, in una zona centralissima della città, di una libreria per ragazzi e l?avanzamento del progetto di istituire, a novembre, una Mostra del Libro per Ragazzi della durata di quattro giorni. Per concludere, guardiamo quanto questo piccolo esercito di lettori è disponibile a spendere: nel 1998, il budget mensile medio a disposizione dei ragazzi era di 26.300 lire e l?acquisto di prodotti di tipo editoriale (figurine, giornalini, fumetti, libri) occupa il terzo posto tra le indicazioni di spesa con un 24 per cento, anche se il segmento libri copre solo il 4,4. Dato interessante è la capacità di valutazione del prezzo come elemento dell?offerta (la fascia più gettonata, anche dagli adulti, è quella tra le 10 e le 15 mila lire), anche se non è l?elemento discriminante nella scelta se e quale libro leggere poiché soltanto il 2,6 per cento dei bambini dai 6 ai 10 anni e il 4,9 degli 11-14 enni italiani indica in questo fattore la causa della non lettura. Il libro ideale: voglio amici, fantasmi e dinosauri I dinosauri? Non sono estinti, ma più vivi che mai, almeno nella fantasia dei piccoli lettori. I risultati dell?indagine Doxa tra i ragazzi su quale sia il loro ?libro ideale? parlano chiaro: la top ten è guidata dal libro ?con molte avventure? seguito da quello in cui ?si ride molto? e da quello ?in cui si ha un po? di paura (horror)?. Per gli argomenti è stata prescelta maggiormente l?area della vita e dei problemi attuali (36 per cento degli intervistati), mentre l?area dell?avventura e della fantasia ha raccolto il 31 per cento delle preferenze mentre l?area del brivido si è attestata sul 27. Andando nel particolare, nella prima area ha vinto ?vita con gli amici? (40), nella seconda i ?fantasmi? (27) e nella terza per l?appunto i ?dinosauri? (23). Ma ci sono anche altri aspetti che vanno a formare il libro ideale e qui sembra che trionfi la virtù della mediazione: infatti non deve essere né lungo né corto, né grande né piccolo, le descrizioni ci possono essere (ma in modo da poterle saltare) ma anche non essere, e così anche per le parole difficili.


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