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Piccoli comuni: una legge per tutelare l’identità del Paese

Il disegno di legge, Realacci-Bocchino, sui Piccoli Comuni, dopo il veloce passaggio alla Camera e l'unanime approvazione del 21 gennaio 2003, è approdato al Senato con il numero A.S. 1942

di Giulio Leben

Il Senato ha istituito un comitato ristretto, promosso dallo stesso Ufficio di Presidenza della Commissione Affari Costituzionali proprio per dirigere e affrettare i tempi. I lavori sono avanzati ma e’ ancora all’esame delle Commissioni Affari Costituzionali e Bilancio, che in sede congiunta stanno vagliando le pregiudiziali del testo proposto, mentre la commissione Igiene e Sanita’ e la Commissione Agricoltura hanno gia’ dato parere favorevole.

La legge ”Misure per il sostegno e la valorizzazione dei comuni con popolazione pari o inferiore a 5000 abitanti”, presentata da Ermete Realacci, primo firmatario ed estensore, con il sostegno di oltre cento deputati di diversa collocazione politica, e’ stata unificata poi con la proposta presentata dall’on. Italo Bocchino (An) e da altri parlamentari.

Ecco cosa propone per i Comuni con meno di 5 mila abitanti: la legge prevede una serie di incentivi economici (ma anche anagrafici, come la norma che consente di registrare nei piccoli comuni bimbi nati altrove) per ripopolare i borghi piu’ piccoli: si va dall’Ici ridotta a una diminuzione dell’imposta di registro per l’acquisto di immobili.

Ciascuna regione puo’ decidere incentivi finanziari e premi di insediamento a favore di coloro che trasferiscono la propria residenza e dimora abituale o la sede di effettivo svolgimento della propria attivita’ economica, impegnandosi a non modificarla per un decennio, da un comune con popolazione superiore a 5.000 abitanti ad un piccolo comune. Incentivi che valgono naturalmente anche per i residenti che ristrutturano la propria casa o avviano una attivita’ economica.

Centrale e’ poi il tema dei servizi: scuole, uffici postali, sportelli bancari, sanita’. Le regioni possono ad esempio stipulare convenzioni con gli uffici scolastici regionali del Ministero dell’istruzione, dell’Universita’ e della ricerca per finanziare il mantenimento in attivita’ degli istituti scolastici statali nei piccoli comuni che rischiano invece di essere chiusi o accorpati; mentre le poste, al fine di garantire il servizio, potranno contare sulla possibilita’ di aperture alternate o uffici mobili, lþamministrazione comunale puo’ stipulare apposite convenzioni, di intesa con le associazioni di categoria e con l’Ente Poste, affinche’ il pagamento dei conti correnti sia assicurato dagli esercizi commerciali.

Questi comuni hanno pero’ bisogno anche di pubblicita’, di farsi conoscere. Ecco allora la possibilita’ di segnalare sulla cartellonistica stradale i propri prodotti tipici di punta, ecco un portale interamente dedicato alle produzioni agroalimentari di qualita’ dei comuni, e programmi televisivi ad hoc per divulgare realta’ storiche, artistiche, sociali, economiche ed enogastronomiche dei piccoli comuni. Spazio anche ad internet, e non solo con il portale: i progetti informatici avranno precedenza nell’accesso ai finanziamenti pubblici per la realizzazione dei programmi di e-Government.

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