Se calcoliamo la superficie complessiva degli esercizi commerciali dedicati al gioco d’azzardo (includendo quindi le sale VLT ma escludendo i bar che ospitano slot) e la rapportiamo al numero di abitanti emerge che Rimini è la piccola Las Vegas italiana: la superficie dedicata esclusivamente al gioco d’azzardo lecito è di 817 mq per 10.000 abitanti.
Se il dato di Rimini in un certo senso non sorprende, visto il numero di turisti che attrae, è interessante scorrere la classifica per scovare le altre piccole Las Vegas italiane.
Subito dopo Rimini, si trova Rovigo con 642 mq ogni 10.000 abitanti e il dato è un pò sorprendente, perlomeno per chi ha un’idea magari un pò romantica di quelle terre. A seguire Barletta e poi … Caserta. E non ci sorprende affatto che la “terra dei fuochi” compaia anche nella Top 10 del degrado causato dal gioco d’azzardo.
Guardando all’altro lato della classifica, due osservazioni in positivo su Belluno e su Lecco. Lecco ha un sindaco all’avanguardia che evidentemente è riuscito a trovare l’appoggio di una comunità attenta alle problematiche sociali e sanitarie del gioco d’azzardo. Su Belluno, mi sia invece concessa una nota personale. Di tutte le località del Nord Italia visitate nel corso dell’iniziativa di sensibilizzazione delle scuole superiori che il Movimento No Slot ha portato avanti in questi ultimi mesi, Belluno (e Feltre) è stata una delle tappe più importanti. Ragazzi, insegnanti e organizzazioni scolastiche così preparati rappresentano una fortuna per il nostro Paese.
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