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Pianura Padana sotto assedio
Verso il blocco totale del traffico. Vota il sondaggio
di Redazione

L’immagine che La Stampa ha pubblicato in prima pagina oggi, parla da sola: la pianura Padana vista dal satellite è completamente coperta da una nuvola immensa di smog. Per questo Letizia Moratti e Sergio Chiamparino, sindaci di Milano e Torino proporranno a tutti i loro colleghi della pianura Padana di fermare le auto per domenica 28 febbraio, come misura comune per ridurre i livelli di inquinamento. «Il blocco del traffico domenicale proposto da Torino e Milano», spiega in una nota il vicesindaco di Milano Riccardo De Corato – potrà essere efficace proprio perchè coinvolgerà un’area più vasta del solo territorio milanese, proponendo così un intervento coordinato e sinergico tra le diverse amministrazioni”.
Domani la Provincia di Milano ha convocato i sindaci dell’hinterland per valutare l’estensione del blocco di domenica già deciso nel capoluogo. Del resto è stata quella di demandare ai sindaci l’ultima parola la scelta della Regione Lombardia. Il Pirellone, infatti, ha annunciato di puntare su misure strutturali, come l’ultimo finanziamento di due milioni di euro per i controlli. Accanto al blocco domenicale del traffico, sulla cui efficacia il vicesindaco Riccardo De Corato non ha nascosto le sue perplessità, il Comune di Milano ha concordato con Regione e Provincia anche l’inasprimento del ticket antismog in centro. Da lunedì (se la serie negativa del Pm10 arriverà a 20 giorni consecutivi) i diesel euro 4 senza filtro antiparticolato pagheranno 5 euro di Ecopass finché lo smog non tornerà sotto i livelli di guardia per due giorni di seguito.
“Da quando è stato introdotto – ha voluto chiarire Letizia Moratti – Ecopass ha contribuito a ridurre del 17% le concentrazioni di Pm10”. “Il blocco del traffico – le ha replicato Filippo Penati, candidato del centrosinistra al Pirellone – è il segnale che si è usciti dall’ideologia dell’ecopass come strumento risolutivo”. Anche la Lega Nord, che ha lanciato per sabato e domenica un referendum sulla proposta di un mese di targhe alterne, ha espresso perplessità sulle misure adottate a Milano. “Sono come un’aspirina – ha affermato l’eurodeputato Matteo Salvini – per curare una broncopolmonite”. Dal canto suo il Pd, che sabato sarà in piazza a fianco dei genitori antismog, ha criticato come inefficace la scelta della domenica a piedi. “Si tratta di un microprovvedimento – ha attaccato il segretario provinciale del Pd Roberto Cornelli – per mettere la toppa all’ emergenza».
Il Treno verde di Legambiente
Sono già tre le città italiane, Brescia, Monza, e Milano, che a 45 giorni dall’inizio del 2010 hanno superato il limite consentito dei 35 giorni limite per i livelli di Pm10. In un mese e mezzo, insomma, l’area metropolitana lombarda ha esaurito la dotazione di giorni in cui il limite può essere superato: ora sono fuorilegge, secondo le normative europee. POtto città hanno superato i trenta giorni, e presto oltrepasseranno il massimo consentito. Tra queste, Padova (33) e Torino (32) e scalano velocemente la classifica anche Napoli (28), Venezia (27) e Bologna (25). Si tratta di dati allarmanti «che prospettano anche per il 2010 un anno critico per lo smog in città». L’allarme è stato lanciato da Legambiente nel giorno del lancio del Treno Verde, la campagna di monitoraggio sull’inquinamento atmosferico e acustico che festeggia i suoi 20 anni attraversando nuovamente l’Italia.
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