Federazione Italia Alzheimer
Piano demenze: nella legge di bilancio nessun finanziamento
L'appello di Federazione Alzheimer Italia e International, che si rivolgono al ministro della Salute Schillaci e a tutto il governo per un finanziamento stabile e adeguato, ma anche per un "piano governativo con obiettivi, indicatori e tempi. Serve un cambio di passo e una capacità di programmazione nazionale mancata finora"
di Redazione
Non viene rinnovato il finanziamento per il Piano nazionale demenze e la Federazione Alzheimer Italia si rivolge direttamente al ministro della Salute Schillaci con un appello.
La lettera è firmata dalla presidentessa di Federazione Alzheimer Italia Katia Pinto e dalla presidentessa della Federazione internazionale Paola Barbarino (è disponibile qui). Si chiede con forza al Governo e a tutti i parlamentari di rimediare alla mancanza e intervenire perché sia garantito un finanziamento stabile e adeguato al Piano nazionale demenze. Ma si chiede anche che il Piano nazionale diventi «un piano governativo comprensivo di obiettivi, indicatori e tempi ben precisi. Tale impegno riteniamo possa fornire quel cambio di passo necessario per garantire fondi strutturali e una capacità di programmazione nazionale che fino a oggi è mancata e ci ha impedito di dare risposte concrete alle persone con demenza e ai loro familiari. Solo così potremo affrontare le sfide future anche alla luce delle nuove prospettive terapeutiche e assistenziali».
Si esaurirà nei prossimi mesi il fondo triennale di 15 milioni di euro stanziato nel 2021, che ha consentito alle Regioni di avviare ben 31 piani di intervento nel campo della diagnosi e della presa in carico delle persone con demenza.
La mancanza di stanziamenti nel testo della legge di bilancio 2024 stupisce, anche perché se ne parla da tempo (qui) e alcune garanzie erano state date. «Si tratta di una mancanza gravissima che apprendiamo con estrema delusione e anche con un certo stupore. Arriva infatti nonostante le rassicurazioni pubbliche da parte del Ministero della Salute sull’impegno per il rifinanziamento per il prossimo triennio» è il commento del segretario generale della Federazione Alzheimer Italia e rappresentante della stessa Federazione al Tavolo permanente sulle demenze. «È dal 2014, anno di approvazione del Piano nazionale demenze, che ripetiamo, anche come membri del Tavolo permanente sulle demenze, che servono fondi per trasformare le belle parole del Piano in interventi concreti. Le Regioni devono poter proseguire con l’implementazione dei loro progetti, anche per risolvere una situazione a macchia di leopardo che non garantisce ovunque lo stesso livello di servizi. Devono essere messi in atto interventi nazionali, in grado di incidere veramente sulla qualità della vita di chi convive con la demenza».
Attualmente il testo della legge di bilancio è all’esame della Commissione bilancio del Senato, ed entro il 31 dicembre 2023 dovrà essere approvato da entrambe le camere.
«Come associazione di familiari conosciamo bene il dolore, la paura e anche la rabbia che si possono provare quando arriva la demenza e ci si trova di fronte a una situazione di confusione e mancanze nell’assistenza e nel supporto. Per questo chiediamo con forza al Governo e a tutti i parlamentari di rimediare alla mancanza e intervenire perché sia garantito un finanziamento stabile e adeguato al Piano Nazionale Demenze. Insieme al nostro partner internazionale Alzheimer’s Disease International Adi abbiamo inviato una lettera al ministro della Salute Orazio Schillaci, per ribadire questa necessità. Solo così sarà possibile sostenere concretamente le oltre 1.480.000 famiglie che oggi si trovano ad avere a che fare con la demenza e a tutte le altre che, in un numero sempre più grande, la dovranno affrontare nei prossimi anni. Non possiamo lasciarle sole» conclude Possenti.
Foto di Cathy Greenblat
Cosa fa VITA?
Da 30 anni VITA è la testata di riferimento dell’innovazione sociale, dell’attivismo civico e del Terzo settore. Siamo un’impresa sociale senza scopo di lucro: raccontiamo storie, promuoviamo campagne, interpelliamo le imprese, la politica e le istituzioni per promuovere i valori dell’interesse generale e del bene comune. Se riusciamo a farlo è grazie a chi decide di sostenerci.