Volontariato
Piano contro il turismo sessuale
Enti non profit e tour operator contro il turismo sessuale. Progetto di comunicazione e informazione finanziato dallUe
Nuova offensiva della Commissione europea contro il turismo sessuale e la pedofilia. Bruxelles lancia infatti un programma per il finanziamento di azioni di informazione e comunicazione a livello continentale, per sensibilizzare l?opinione pubblica sul tema dello sfruttamento sessuale dei bambini da parte di un certo tipo di turismo criminale, che interessa in particolare alcuni paesi del Sud est asiatico e dell?America Latina.
Ma la novità più interessante è che a preparare i progetti da finanziare dovranno essere le organizzazioni senza fine di lucro, insieme con i tour operator, dei diversi paesi dell?Unione. Gli enti non profit e gli operatori turistici interessati all?iniziativa dovranno però reperire finanziamenti supplementari, oltre a fornire il progetto – per fare un esempio – per una campagna informativa, perché il contributo comunitario coprirà soltanto il 60 per cento delle spese.
Per ulteriori informazioni sui requisiti richiesti per l?accesso ai fondi comunitari e per ottenere i moduli necessari per la presentazione dei progetti, gli interessati potranno rivolgersi, entro e non oltre il prossimo 17 ottobre, all?ufficio della Commissione Europea, direzione generale XXIII, Unità C/3, Rue de la Loi 200, B-1049 Bruxelles,
tel: 0032/2995050,
fax: 0032/2961337.
Summit lavoro/1 Studio dell’Ocse
Verso il Summit sul lavoro di ottobre ?97: il rapporto dell?Organizzazione per la cooperazione economica e lo sviluppo sulla disoccupazione
S i chiama Panorama occupazione ?97, ed è il rapporto dell?Ocse sulle problematiche del lavoro. È stato messo a punto a ridosso della pausa estiva in vista dell?appuntamento del prossimo ottobre in Lussemburgo, quando i ministri del Lavoro dei paesi dell?Ocse si incontreranno per stabilire le strategie future contro la disoccupazione, e concentra la sua attenzione sul problema dei lavori a bassa retribuzione.
L?Ocse stima che attualmente nei 29 Paesi aderenti ci siano 36 milioni di persone senza lavoro, il 7,5% della popolazione. Per il ?98 tale cifra dovrebbe scendere a 35 milioni, per una percentuale del 7%.
Alcune osservazioni sui salari. In molti Paesi, pur non scendendo il livello minimo delle retribuzioni, è aumentato il divario con le retribuzioni più consistenti, che evidentemente crescono a un ritmo più elevato. La contrattazione collettiva, se condotta in modo uniforme, porta a una minore ineguaglianza dei livelli salariali.
Altro capitolo, la maggiore incertezza del posto di lavoro: in questi ultimi anni la percezione del rischio disoccupazione si sta diffondendo anche tra gli occupati. In conclusione, una nota sulla strategia della riduzione del salario per favorire nuove assunzioni: sono donne, giovani e personale non qualificato a beneficiare in modo più diretto di questa possibilità.
Summit lavoro/2 “Ignorati i poveri”
Verso il summit sul lavoro di ottobre ?97: il Comitato per il Quarto mondo chiede misure efficaci contro la povertà
La commissione del Parlamento europeo che si occupa del cosiddetto Quarto mondo, di quei paesi cioè che vivono in condizioni di povertà gravissima, avverte i ministri del Lavoro dei Paesi Ocse per il prossimo summit sul lavoro.
«La battaglia contro la povertà», dice il documento approvato all?unanimità a fine luglio, «non è stata inserita tra gli obiettivi principali dell?Unione, e il dialogo tra le istituzioni e i rappresentanti della società civile, in particolari le organizzazioni non governative, non hanno negli ultimi anni fatto segnare progressi».
Il summit, concludono i commissari dell?Unione europea, dovrà mettere a punto misure efficaci per migliorare la situazioni delle popolazioni più povere, coinvolgendo sempre più le Organizzazioni non governative.
Nessuno ti regala niente, noi sì
Hai letto questo articolo liberamente, senza essere bloccato dopo le prime righe. Ti è piaciuto? L’hai trovato interessante e utile? Gli articoli online di VITA sono in larga parte accessibili gratuitamente. Ci teniamo sia così per sempre, perché l’informazione è un diritto di tutti. E possiamo farlo grazie al supporto di chi si abbona.