Economia
PIANO CASA. Marino: «Una politica del fare e del fare bene»
Lo ha detto il presidente di Confcooperative Luigi Marino intervenendo agli Stati Generali delle Costruzioni in svolgimento a Roma.
di Redazione
Dobbiamo impostare una politica nuova: una politica del fare e del fare bene. Non è un’equazione impossibile. È un’equazione necessaria. Una sfida per il nostro Paese sia per risollevarsi da depressione economica, sia per dare futuro a nuove generazioni». Lo dice il presidente di Confcooperative Luigi Marino intervenendo agli Stati Generali delle Costruzioni in svolgimento a Roma.
«La politica del no e dei veti incrociati ha prodotto, in Italia, due effetti principali – continua Marino – Il primo è un deficit infrastrutturale e strutturale rispetto a nostri paesi concorrenti. Il secondo è che nonostante le campagne scontro la cementificazione per un ambiente decoroso le nostre periferie sono cresciute a dismisura e le nostre città cresciute in modo disordinato».
«Dobbiamo incoraggiare il governo e i governi locali a fare bene e presto. La strada intrapresa – dichiara Marino – è positiva, va, però, incoraggiata a rafforzata a partire: 1) dalla delibera Cipe di 17,8 MLD del marzo che va rapidamente attuata; 2) dal mobilitare risorse dal basso; 3) dal rilanciare il Piano Casa; 4) dalla lotta al dumping contrattuale; 5) dal migliorare i tempi dei pagamenti della PA; 6) dall’incentivare il risparmio privato attraverso la defiscalizzazione e 7) dal premiare la casa ecologica. Solo così avremo un paese efficiente e moderno».
«Siamo tra i primissimi per debito pubblico – aggiunge Marino – e tra i primi per risparmio privato. Dobbiamo mobilitare questo risparmio privato dando corpo a investimenti che consentano di migliorare la qualità della vita e il patrimonio abitativo attraverso sicurezza e risparmio».
«Fare e fare bene è una necessità nell’edilizia residenziale. Abbiamo un patrimonio storico che va recuperato. Un altro, invece, che è solo vecchiume e va rottamato. Vanno costruite nuove abitazioni ecologiche Nuove abitazioni ecologiche. Famiglia devono poter manutenere meglio e spendere poco».
«Viaggiare in treno da Milano a Roma in 3 ore oggi – conclude Marino – (muoversi in futuro da Torino a Trieste, da Napoli a Reggio Calabria nello stesso tempo) è un bene per il nostro Paese. È un segno di competitività. Avere costruito il passante di Mestre, l’autocamionabile Bologna Firenze non solo rende più efficiente l’economia. Si è favorito l’ambiente e la sicurezza stradale con minor incidenti e mortalità».
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