Cultura

Pianificare, integrare, espellere Le tre parole del dopo Martelli

Flussi programmati, servizi sociali per i regolari e polso duro con gli irregolari. Ecco come l’Italia prova a risolvere l’emergenza del secolo

di Redazione

C on il voto favorevole della maggioranza e quello contrario dell?opposizione compatta, il Senato ha licenziato in via definitiva la legge quadro sull?immigrazione, che sostituisce totalmente la legge Martelli del 1990. Queste le principali innovazioni. Fa la sua comparsa la carta di soggiorno illimitata per lo straniero che risieda regolarmente da cinque anni in Italia; questi potrà ottenere un alloggio pubblico, mentre coloro che dimostreranno di essere presenti nel nostro Paese al momento dell?entrata in vigore della legge potranno regolarizzarsi. Il permesso di soggiorno dovrà essere richiesto entro otto giorni lavorativi alla Questura della provincia presso cui lo straniero si trova. La legge ha stabilito anche i limiti temporali dei permessi: tre mesi per affari e turismo, da sei a nove mesi per lavori stagionali, un anno per motivi di studio, due anni per lavoro autonomo o subordinato a tempo indeterminato e per i ricongiungimenti familiari. Un capitolo a parte comprende tutte le norme che regolano le espulsioni. Regole più severe e procedure più immediate. Saranno rafforzati i controlli alle frontiere, i clandestini saranno espulsi, per decisione del questore, e accompagnati alla frontiera dalla forza pubblica. Il procedimento di espulsione scatta quando la Questura ritenga che il clandestino possa fuggire, ma solo nel momento in cui alla frontiera rifiuti di farsi riconoscere con i documenti. Pene severe per chi favorisce l?immigrazione clandestina: reclusione da uno a tre anni per il reato ?semplice?; se invece l?ingresso è favorito a scopo di lucro e riguarda più di cinque stranieri, la reclusione va dai quattro ai dodici anni. Ancora più grave se i clandestini sono destinati alla prostituzione e se sono minorenni: le pene arrivano ai quindici anni di carcere più una multa di cinquanta milioni a straniero. La legge, inoltre, ha previsto quote limitate annuali di ingresso. Il datore di lavoro, che può essere anche un ente o un?associazione, deve garantire l?alloggio al momento dell?assunzione. Lo straniero regolare ha poi diritto a ogni forma di sostentamento e all?assistenza sanitaria, prevista comunque anche per gli irregolari. Via libera ai ricongiungimenti familiari se si dimostra di disporre di un?abitazione e di un reddito congruo per poter mantenere i familiari. Possibilità di lavoro per infermieri e medici extracomunitari, dopo l?esame di abilitazione. Infine, l?obbligo scolastico vige anche per i minori stranieri.


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