Economia

Philip Watch al fianco di FFC

L’azienda ha donato 150 mila euro alla Fondazione per la Ricerca sulla Fibrosi Cistica Onlus

di Lorenzo Alvaro

È un progetto importante quello che Philip Watch, la più antica marca di orologi Swiss made presente in Italia, oggi appartenente al gruppo Morellato & Sector, ha deciso di sostenere, in occasione del lancio della propria nuova campagna stampa per l’autunno/inverno 2010. Il progetto nasce dalla nuova charity partnership con la Fondazione per la ricerca sulla Fibrosi Cistica Onlus  (FFC), che dal 1996 opera nella lotta contro questa grave malattia genetica. Volto della nuova campagna stampa, da settembre, è Matteo Marzotto cofondatore e vicepresidente della Fondazione per la Ricerca sulla Fibrosi Cistica Onlus (FFC) che siede anche nel Consiglio di Amministrazione del gruppo Morellato & Sector, azienda che ha scelto di appoggiare questa importante azione solidale, devolvendo l’intero compenso destinato al testimonial a favore della Fondazione per la Ricerca sulla Fibrosi Cistica, a beneficio di due nuovi ambiziosi progetti scientifici varati per il biennio 2010/2012. Grazie al prezioso contributo di circa 400 ricercatori provenienti da oltre 120 gruppi clinici e laboratori in Italia e nel mondo, la Fondazione ha raggiunto risultati importanti, che sembrano aprire nuovi spiragli, soprattutto in relazione a promettenti farmaci in grado di correggere il difetto di base di questa complessa malattia genetica.

E’ proprio in questa direzione che si orienta oggi la più avanzata ricerca scientifica, di pari passo con lo studio delle cellule staminali. Il contributo di 150 mila euro che Philip Watch devolve alla FFC finanzierà interamente due nuovi progetti che volgeranno i propri sforzi su questi due fondamentali campi di ricerca. Il primo, per il quale saranno stanziati 100 mila euro, coordinato dal dott. Mauro Mazzei nell’ambito del Dipartimento di Scienze Farmaceutiche dell’Università di Genova, sarà incentrato sull’individuazione di nuovi farmaci volti a curare il difetto di base della fibrosi cistica, approfondendo i complessi meccanismi che regolano il processo di maturazione della proteina CFTR difettosa. Il secondo progetto, cui sono destinati 50 mila euro, diretto dal Dott. Roberto Loi presso la Sezione di Oncologia e Patologia Molecolare dell’Università di Cagliari, avrà l’obiettivo di derivare un particolare tipo di cellule staminali da cellule epiteliali respiratorie; ciò consentirebbe, nel prossimo futuro, di riuscire a intervenire direttamente sulle cellule epiteliali del malato, che, una volta corrette e reimpiantate nei polmoni del malato stesso, darebbero corso a una continua rigenerazione del tessuto polmonare sano.

 


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