Famiglia

Pezzotta: questa finanziaria non ci piace

«il governo aveva promesso due tavoli sulla competitivita' e la perdita del potere d'acquisto. Visto che non è successo niente, passeremo alle vie di fatto»

di Gabriella Meroni

Cgil, Cisl e Uil ritrovano l’unita’ e firmano un documento comune contro la Finanziaria. ”Se fossimo noi al governo questa sarebbe la nostra Finanziaria”, dice il segretario generale della Cisl, Savino Pezzotta, in un’intervista alla Repubblica. La Cisl non ama ricorrere agli scioperi generali a cuor leggero ma ”se il governo promette due tavoli di confronto sulla competitivita’ e la perdita del potere d’acquisto per il primo ottobre – dice Pezzotta – e a fine mese non c’e’ niente, e’ chiaro che il sindacato deve passare alle vie di fatto. Purtroppo questo governo e’ piu’ attento agli accordi dentro la maggioranza che al confronto con le organizzazioni sindacali. Devono cambiare metodo e forma”. I sindacati fanno anche delle proposte, diverse da quelle del governo, come ”lo scorporo del tetto del 2% di alcuni capitoli di spesa, la restituzione del fiscal drag, il riconoscimento di specifiche detrazioni per gli over 75, eccetera. Cose diverse dal taglio delle tasse, ma che stanno dentro i parametri economici”, puntualizza Pezzotta. Se lo sciopero sia una sorta di ”manifestazione” contro il governo Berlusconi, il leader della Cisl precisa che ”non scioperiamo contro il governo perche’ non ci piace il governo. (…) L’obiettivo di questo sciopero e’ che cambi la Finanziaria, perche’ e’ ingiusta e inadeguata. Vale per questo governo, come per un governo di centrosinistra”.


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